ROMA (WSI) – Il Tesoro italiano ha collocato BTP a 3 e 15 anni. Emessi in particolare titoli di stato a tre anni per un valore di 3,4 miliardi di euro, meno rispetto al massimo atteso.
Si tratta dei BTP con scadenza a maggio del 2016, collocati a un rendimento del 2,38%, in crescita di 0,46 punti rispetto all’asta precedente e a fronte di un bid to cover a 1,34.
Collocati anche BTP a 15 anni, con scadenza nel settembre del 2028, a un tasso del 4,67%, in linea con i risultati di aprile, in calo esattamente di 0,01 punti a fronte di chi aveva temuto un valore al 5%. Bid to cover a 1,73.
IL COMMENTO DI Vincenzo Longo, market strategist di IG
L’asta è stata positiva a metà. Siamo rimasti molto sorpresi per la forte domanda registrata sul titolo a 15 anni, molto superiore alle attese. Qualche perplessità è venuta sul titolo a 3 anni, che ha registrato un rapporto di copertura stabile, anche se il Tesoro non è riuscito a collocare il massimo previsto (3,5 mld euro).
L’asta odierna riflette fedelmente quello che è accaduto nei giorni scorsi, con le tensioni che tendono a concentrarsi sul titolo a 3 anni, visto che questa scadenza è quella che la Bce utilizzerebbe nel piano Omt, la cui legittimità è in discussione da parte della Corte costituzionale tedesca. Questo ci induce a pensare che gli investitori potrebbero richiedere un premio per il rischio aggiuntivo per accettare queste scadenze che il Tesoro in questo momento non è disposto a concedere.
Lo spostamento verso la parte più lunga potrebbe essere letto anche in ottica di attese di un ritorno delle tensioni. In questi casi infatti i titoli più a lungo termine tendono a subire pressioni inferiori rispetto alla parte a breve che tende a “infiammarsi” maggiormente.
Dopo l’asta il ftse Mib ha ridotto le perdite mentre l’euro/dollaro è sceso sotto i minimi di seduta a 1,3325.