NEW YORK (WSI) – La Corte Ue ha respinto tutte le argomentazioni di Versalis (controllata di Eni) e l’impugnazione, confermando la sentenza del Tribunale sul caso relativo al cartello nel mercato delle gomme sintetiche utilizzate per la produzione di pneumatici, nonche’ di vari beni di consumo (come i rivestimenti per pavimenti e le palline da golf).
Il Tribunale aveva stabilito che la maggiorazione dell’importo di base dell’ammenda per recidiva inflitta nel 2006 dalla Commissione di 272,25 milioni di euro a carico di Versalis era ingiustificata fissando tale importo in 181,5 milioni.
Versalis aveva chiesto alla Corte di rivedere tale sentenza. L’attivita’ del cartello era inizialmente esercitata dall’EniChem Elastomeri, societa’ indirettamente controllata da EniChem. Nel 1997 EniChem Elastomeri e’ stata fusa con EniChem Spa, controllata al 99,97% dall’Eni.
Nel 2002 EniChem SpA ha ceduto la propria attivita’ chimica strategica alla Versalis, che da ottobre 2002 e’ controllata direttamente e integralmente dall’Eni.
A novembre 2006 la Commissione Ue ha comminato una multa di 519 milioni a cinque aziende accusate di aver manipolato a piacimento i prezzi delle gomme sintetiche, in un cartello formato dal 1996 al 2002.
A marzo la stessa commissione aveva espresso l’intenzione di imporre un’altra volta una multa di 90 milioni e 750 mila euro a Eni e Versalis, come conseguenza della sentenza della corte Ue nel 2011.
Il mese scorso, in un altro caso stralciato da quel processo, Eni si era vista respingere in appello alla Corte di Giustizia il ricorso presentato per contestare la medesima multa.