ROMA (WSI) – Una nuova ondata di semplificazioni, su temi chiave quali lavoro, privacy, beni culturali, ambiente, scuola e istruzione. È questo l’obiettivo del disegno di legge che il governo si appresta a presentare mercoledì, nel primo dei due consigli dei ministri in calendario nella settimana (il secondo sarà dedicato alle misure per il lavoro, in particolare dei giovani). Tra le novità in arrivo anche un nuovo meccanismo taglia-leggi, dopo quello di qualche anno fa, l’istituzione della figura del tutor d’impresa ed una sorta di corsia preferenziale per le pratiche riguardanti fondi europei, che dovranno essere trattate dalle amministrazioni con priorità assoluta.
La scelta di dividere le misure di semplificazioni tra il decreto legge approvato sabato sera e il disegno di legge in via di definizione dipende anche dalla necessità di prevedere deleghe ampie su una serie di materie, che non possono essere inserite in un provvedimento d’urgenza. Come indicato dal ministro della Funzione pubblica Giampiero D’Alia, l’insieme delle misure di semplificazione e di quelle approvate nel decreto legge dovrebbe portare per il mondo produttivo risparmi dell’ordine di 7-8 miliardi di euro. Naturalmente molto dipenderà dalla capacità dell’esecutivo di attuare in tempi rapidi tutte le novità, e questo vale in particolare per le deleghe che hanno comunque un iter fino a 24 mesi.
RIDUZIONE DEI TEMPI
Tra le innovazioni più significative il tutor d’impresa: nelle intenzioni dovrebbe essere una sorta di alleato delle aziende che nell’ambito degli sportelli unici curi tutte le pratiche che attualmente sono concluse con un procedimento espresso. La nuova figura dovrà assistere l’impresa dall’inizio alla conclusione dei procedimenti in particolare per quanto riguarda le leggi da applicare e gli adempimenti richiesti. In questo lavoro sarà sua cura assicurare che siano applicate le disposizioni in materia di semplificazione e le migliori prassi amministrative (che ogni anno saranno pubblicate su un apposito sito internet). Il tutor dovrà essere il responsabile dello sportello unico oppure un suo delegato. Nel caso in cui il Comune non assicuri questa funzione, l’impresa potrà rivolgersi alla Regione.
Le deleghe che il governo potrà chiedere al Parlamento sono diverse. La prima riguarda l’abrogazione di leggi che abbiano esaurito la propria funzione o che risultino comunque obsolete. Una seconda affronterà in generale il tema della riduzione degli oneri amministrativi per cittadini e imprese: i principi base sono lo snellimento delle procedure, che dovranno essere proporzionali alle effettive esigenza di tutela degli interessi pubblici, la riduzione dei tempi e la semplificazione dei controlli, per evitare che siano d’intralcio alle attività d’impresa.
LE NOVITÀ SULLA PRIVACY
Tre specifiche deleghe riguardano i settori dei beni culturali, dell’istruzione e della ricerca, e dell’ambiente, con l’obiettivo di coordinare e uniformare le norme che si sono sovrapposte nel corso del tempo. Novità anche in materia di privacy, con l’equiparazione degli imprenditori alle persone giuridiche e la possibilità di definizione agevolata delle violazioni. Infine in materia fiscale ci sono adempimenti per le imprese, in particolare in materia di comunicazioni, ma anche per i cittadini ad esempio per quanto riguarda la successione: sale a 75 mila euro (dai vecchi 50 milioni) la soglia sotto la quale non c’è obbligo di dichiarazione in assenza di immobili.
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