NEW YORK (WSI) – Sembrano lontani i tempi in cui i calciatori brasiliani arrivavano in Europa scappando dalla povertà del Brasile e dalle favelas, per cercare una nuova vita e rilanciarsi.
Ora il Brasile sta bene, il boom economico lo sta rendendo una potenza mondiale e le nuove generazioni sono molto simili a quelle europee, in più le scelte di molti calciatori non sono più considerate un destino inevitabile ma, invece, una scelta ed un’opportunità.
Neymar, 21 anni, asso del calcio brasiliano, appena sbarcato in Europa al Barcellona per una cifra di 57 milioni di euro, ne è l’esempio più lampante. Figlio di un meccanico, oggi astuto manager della Neymar Spa, cresciuto in una famiglia modesta della periferia di San Paolo, solo un anno fa era già apparso ovunque pubblicizzando televisori, telefoni, bibite, mutande, ghiaccioli, auto, batterie per auto, una banca e, ovviamente, prodotti Nike.
Il giovane campione aveva fatto più spot che gol, comparendo in soli 13 giorni ben 423 volte in televisione. Insomma un’industria in continua ascesa, che ora è arrivata in Europa. Guadagnera’ 7 milioni l’euro l’anno di stipendio a cui vanno aggiunti almento 17,2 milioni di entrate dai contratti con gli sponsor (cifra che prendeva ai tempi del Santos).
Per lui inizia ora una seconda fase della sua vita. Alla presentazione a Barcellona è arrivato con i suoi amici, tutti insieme come una grande famiglia, ma con una differenza rispetto ad altri calciatori brasiliani del passato.
Neymar infatti, ha invitato tutti loro ad andare a vivere con lui in Catalogna, vitto e alloggio inclusi, un po’ come aveva fatto Adriano, ex giocatore di Parma e Inter, con i suoi compagni di favela di Rio, ma la differenza è che questa volta i suoi amici hanno rifiutato. Hanno imprese e altri business da seguire. La fidanzata Bruna, 17 anni, ad esempio, è un “astro nascente” delle telenovelas.
In poche parole, tutto un altro Brasile.