ROMA (WSI) – Grazie a Prism, il programma di sorveglianza che ha scatenato il datagate, dall’11 settembre 2001 sono stati sventati oltre 50 complotti terroristici contro gli Stati Uniti. Lo svela il capo della National Security Agency, Keith Alexander, nel corso di un’audizione in Congresso.
Alexander ha spiegato come i documenti riservati contenenti i dettagli di tutti i complotti sventati saranno consegnati al Congresso. I 50 attentati sventati con i programmi di sorveglianza dei telefoni e del web – ha quindi spiegato il capo della NSA – hanno riguardato più di 20 Paesi e almeno 10 il territorio degli Stati Uniti.
DATAGATE: CAPO NSA, VOLEVANO COLPIRE METRO E BORSA NY – Il capo della National Security Agency americana (NSA ha rivelato come tra gli attentati sventati dall’11 settembre 2001 grazie ai programmi di sorveglianza ce ne sono almeno due a New York: uno alla metropolitana e uno a Wall Street, dove si trova il New York Stock Exchange, sede della borsa.
DATAGATE: CAPO NSA, DA ‘TALPA’ DANNI IRREVERSIBILI – La fuga di informazioni riservate provocata da Edward Snowden, la ‘talpa’ del datagate, ha provocato “danni irreversibili”. Danni che hanno “aiutato i nemici del Paese”. Lo ha detto il generale Keth Alexander, capo della National Security Agency (NSA), nel corso di un’audizione in Congresso.
DATAGATE, GB HA TENTATO DI CENSURARE – Il ministero della Difesa britannico ha mandato un ‘avviso di censura’ ai direttori dei maggiori media chiedendo di non scrivere dello scandalo Datagate per non ‘mettere a rischio la sicurezza nazionale e quella del personale britannico’. Lo rivela il Guardian. L’avviso è stato inviato il 7 giugno, il giorno dopo le prime rivelazioni del giornale.
Il ministero della Difesa è ricorso alla cosiddetta ‘D notice’, il sistema di autocensura creato nel Regno Unito per evitare la diffusione di informazioni che compromettano operazioni militari e di intelligence. Non si tratta di un avviso vincolante ma in cui si esercita una certa pressione sui direttori di tv e giornali chiedendo loro di autocensurarsi.
Secondo il Guardian, la comunicazione riservata del ministero è stata inviata alle maggiori emittenti del Paese, come Bbc, Sky News e Itn, e alle più importanti testate. Una portavoce della Bbc non ha voluto fare commenti sull’avviso ricevuto ma ha sottolineato che l’emittente pubblica ha dato “un adeguato livello di copertura” alla storia.
MAGGIORANZA AMERICANI VUOLE ‘TALPA’ IN PRIGIONE – La maggioranza dei cittadini americani vuole la ‘talpa’ del datagate in prigione: lo rivela un sondaggio condotto da Usa Today e Pew Research Center, secondo il quale il 54% ritiene che Edward Snowden debba essere perseguito penalmente per aver diffuso documenti top-secret.
Per il 38% invece, non dovrebbe finire dietro le sbarre. Il 53% degli intervistati, poi, ritiene che il programma di controllo della Nsa abbia contribuito a prevenire attacchi terroristici. Ma gli americani sono divisi da un solo punto percentuale – 48% a favore, 47% contro – sul fatto di approvare o meno tali controlli come parte degli sforzi per combattere il terrorismo.
Il 54% degli intervistati, inoltre si dice convinto che il governo americano ha raccolto i dati sulle proprie conversazioni telefoniche, mentre il 39% è convinto di no. In ogni caso, quasi tutti sono a conoscenza dello scandalo datagate: la maggioranza ha sentito “molto” parlare del problema, mentre il 35% soltanto “un po’”. (ANSA)