NEW YORK (WSI) – Da quando il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha annunciato l’intenzione di staccare la spina alle misure espansive straordinarie a sostegno della ripresa, il mercato azionario ha iniziato a perdere terrendo.
La riduzione progressiva della portata delle droghe monetarie da settembre ha fatto schizzare al rialzo i rendimenti dei titoli pubblici Usa e ha causato un certo nervosismo in tutti i mercati. Solo il dollaro americano ha guadagnato quota dopo il 22 maggio, per poi ridurre i rialzi con il passare delle sedute.
In realta’ e’ dai primi di maggio che il rialzo dei tassi sui Treasuries ha generato un’elevata volatilita’ nei mercati di tutto il mondo. Ma e’ stato con le dichiarazioni di Bernanke che i listini azionari hanno accusato veramente il colpo.
La paura per una carenza di liquidita’ indotta dalla banca centrale nel sistema finanziario ha innervosito gli operatori.
Nel grafico allegato, preparato dall’economista di Deutsche Bank David Folkerts-Landau, si nota bene come quei timori abbiano interessato tutti i mercati e quasi tutte le classi di asset al mondo.
Nel settore azionario, l’indice brasiliano Bovespa e’ stato il piu’ penalizzato. Molto pesanti anche gli indici azionari asiatici del Nikkei e del Shanghai Composite. Di simile entita’ anche il ribasso registrato dal listino dei mercati in via di sviluppo MSCI.
Nonostante la fase negativa dal 22 maggio a oggi, i prezzi dei Btp sono ancora in rialzo del 2% da inizio anno. Borsa Milano -4% nel 2013.