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Usa: Pil rivisto al ribasso, +1,8% in I trimestre

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NEW YORK (WSI) – Nel primo trimestre dell’anno, il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è cresciuto +1,8%, contro il +2,4% atteso dagli analisti. Il dato è stato rivisto al ribasso, in quanto la seconda lettura aveva parlato di un incremento del Pil del 2,4%. Quella appena comunicata è la seconda revisione (finale) dell’indicatore.

La revisione al rivasso è stata alimentata dalle minori spese per servizi da parte dei consumatori, che hanno deciso di risparmiare dopo l’aumento delle tasse. Di fatto gli acquisti delle famiglie, che incidono sull’economia per il 70% circa, sono stati rivisti a +2,6% dal +3,4% comunicato nella prima revisione dell’ultimo mese. L’incremento dei consumi risulta ancora il più solido in due anni, ed è successivo al rialzo +1,8% del quarto trimestre del 2012.

Tonfo del reddito disponibile – tenendo in considerazione gli aggiustamenti dovuti per l’inflazione – crollato -8,6% su base annua: si tratta della flessione più forte dal terzo trimestre del 2008, causata appunto dall’aumento della pressione fiscale.

Il risultato è che gli americani hanno risparmiato di più, e il tasso di risparmio è salito al 2,5% nel primo trimestre, rivisto al rialzo dal 2,3% inizialmente comunicato.

Il dato conferma come la crescita della congiuntura americana sia ancora lontana dal suo potenziale, di almeno il 3%. Una notizia poco confortante, ma che viene accolta con favore dai mercati, che hanno scontato nelle ultime sedute il timore che la Fed staccasse la spina al programma di quantitative easing già da quest’anno (come ha detto, d’altronde, il presidente Ben Bernanke).

Guardando alle altre componenti del Pil, gli investimenti in infrastrutture aziendali sono calati -8,5% invece del -3,5% comunicato nella prima revisione.

Le esportazioni sono calate -1,1% (riviste al ribasso da precedente +0,8%) e le importazioni sono scese -0,4%, invece della crescita +1,9% resa nota un mese fa circa.

La componente più positiva è stata il mercato immobiliare: gli investimenti nella costruzione di case sono balzati infatti nel primo trimestre +14%, rivisti al rialzo dai +12,1% comunicati in precedenza.