ROMA (WSI) – La banca del Vaticano, in passato travolta da scandali come “l’affare Sindona” e il crac del Banco Ambrosiano, sara’ commissariata.
Con un chirografo a sorpresa il Papa, giunto al suo 100esimo giorno di Pontificato, ha istituito una “commissione referente sull’Istituto per le opere di religione” (Ior).
L’obiettivo e’ di “consentire una migliore armonizzazione del medesimo con la missione della Chiesa universale e della Sede Apostolica, nel contesto più generale delle riforme che sia opportuno realizzare da parte delle Istituzioni che danno ausilio alla Sede Apostolica”.
La commissione sara’ presieduta dal cardinale salesiano Renato Farina, sara’ formata da cinque persone in tutto – quattro prelati e un professore di Harvard – e si occupera’ di controllare le attivita’ della banca vaticana, riferendo direttamente al Papa.
Lo Ior consente di aprire un conto corrente a determinate categorie di persone, che vengono sottoposte a controlli molto rigidi. I titolari di depositi sono in gran parte europei. Due su tre provengono dall’Italia, mentre 2.700 sono fondi di congregazioni africane e sudamericane.
Questi i nomi dei commissari prescelti: oltre al presidente Farina, figurano il cardinale Jean-Louis Pierre Tauran (anche membro del consiglio cardinalizio di Vigilanza dello Ior, unico ad essere presente in entrambi gli organismi), il monsignor Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru (coordinatore), il monsignor Peter Bryan Wells (segretario) e Mary Ann Glendon.