ROMA (WSI) – Insieme alla Francia e alla Grecia, l’Italia è stata tra i 38 target presi di mira dalle operazioni di spionaggio condotte dall’intelligence americana. Nuove scottanti dichiarazioni, che rischiano di incrinare – anzi, stanno già pesantemente incrinando – i rapporti tra l’Unione europea e gli Stati Uniti: rivelazioni che sono arrivate dal Guardian, sulla base delle informazioni “classified”, ovvero estremamente riservate, che la talpa ex Cia, Edward Snowden, ha consegnato.
Ancora prima, lo stesso settimanale tedesco Der Spiegel aveva scritto che l’Unione europea è stata uno dei “target” del programma di spionaggio portato avanti dai servizi di intelligence americani, sotto l’autorità della US National Security Agency (NSA). Gli 007 Usa hanno piazzato anche cimici nell’ambasciata italiana a Washington.
Il Guardian afferma che lo spionaggio sarebbe avvenuto non solo attraverso cimici impiantate in strumenti elettronici di comunicazione, ma anche utilizzando antenne speciali. Il quotidiano britannico ha affermato che il fenomeno ha interessato per l’appunto l’Italia, la Grecia e la Francia, le cui ambasciate sono finite nell’occhio del Grande Fratello gigante degli Stati Uniti; ma anche il Giappone, il Messico, la Corea del Sud, l’India e la Turchia sono state sorvegliate speciali, stando a quando risulta da un documento del 2010.
Più precisamente, l’ambasciata italiana di Washington è stata controllata attraverso l’operazione “Bruneau”; le operazioni contro la missione francese presso le Nazioni Unite sono state chiamate in codice “Blackfoot”, e quelle contro l’ambasciata francese a Washington hanno preso il nome di “Wabash”.
Europa infuriata, minaccia di far saltare le trattative di libero scambio con gli Stati Uniti: immagine di Obama sempre più compromessa. La realtà, se tutto dovesse essere confermato, farebbe impallidire i contenuti di film di spionaggio alla 007.
Lo Spiegel precisa come la Nsa, attraverso il programma Boundless Informant, abbia spiato in modo sistemativo le comunicazioni in Italia e Francia, sebbene in misura minore rispetto alla Germania. Pubblicato un grafico, da cui si nota la curva delle intercettazioni dei metadati telefonici dall’Italia, che tra il 10 e il 19 dicembre 2012 erano di circa 4 milioni al giorno, per poi calare rapidamente fino ad arrivare a zero il 25 dicembre.
“Abbiamo bisogno di informazioni più precise – ha commentato Martin Schulz, presidente dell’Europarlamento – Ma se tutto ciò fosse vero, sarebbe uno scandalo enorme. Implicherebbe un grande peso sulle relazioni tra l’Ue e gli Stati Uniti. Pretendiamo risposte esaustive”.
“Se le notizie saranno confermate, la vicenda ricorda l’atteggiamento che si teneva tra nemici durante la guerra fredda”, ha commentato il ministro tedesco della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger.
Dal canto loro, gli Usa hanno reso noto che risponderanno attraverso i “canali diplomatici”.