NEW YORK (WSI) – Un atto di “prepotenza” imperialistica: cosi’ il governo boliviano ha definito l’incidente diplomatico innescato da vari Paesi europei che non hanno lasciato atterrare o sorvolare il proprio territorio all’aereo del presidente boliviano Evo Morales, nel quale si sospettava si trovasse la ‘talpa’ dell’Nsagate, Edward Snowden.
Il velivolo, partito da Mosca, e’ stato costretto ad atterrare in Austria per il sospetto che l’ex analista della Cia stesse cercando di fuggire. Morales tornava in Bolivia da un vertice a Mosca quando al suo aereo e’ stato negato il passaggio nello spazio aereo della Francia e uno scalo tecnico in Portogallo per cui e’ stato costretto a una sosta non programmata e ad atterrare a Vienna.
Poco dopo anche l’Italia, secondo il governo boliviano, ha negato lo spazio aereo. Poi il sospetto si e’ rivelato una ‘bufala’, ma gli “infondati” timori – come li ha definiti il governo boliviano – hanno scatenato l’indignazione di La Paz.
Ascolta la registrazione audio delle comunicazioni intercorse tra il pilota e la torre di controllo.
Attualmente l’aereo con a bordo il presidente della Bolivia Evo Morales e il ministro della Difesa Ruben Saavedra e’ fermo sulla pista dell’aeroporto di Vienna. La Paz e Caracas hanno chiesto una riunione di urgenza dell’Unasur, il gruppo regionale sudamericano creato anni fa dal Hugo Chavez, il presidente venezuelano scomparso a marzo.
Qualche ora fa, il presidente Nicolas Maduro aveva detto che la ‘talpa’ del Datagate deve essere ”protetta”, ricordando che Snowden e’ un giovane ”che ha osato dire delle verita’ sul tentativo dell’impero americano di controllare il mondo”.
Il blocco imposto al volo di Morales da parte di Lisbona e Parigi rappresenta ”un attentato e un’aggressione brutale”, ha d’altra parte commentato il ministro degli esteri venezuelano, Elias Jaua, che si trova in Bielorussia. ”Chiediamo ai paesi dell’America Latina di pronunciarsi”, ha aggiunto Jaua. Poco prima, anche il ministro della difesa boliviano Ruben Saavedra aveva accusato i due paesi europei di aver ”messo a rischio la vita di Morales”.