ROMA (WSI) – Coppie di fatto e assicurazioni: che nesso c’è? Sembra strano a dirsi, ma il mercato assicurativo ha deciso di inaugurare un nuovo business, sostituendosi – almeno fino a quando questo aspetto non sarà normato in modo diverso – alle pensioni di reversibilità e garantendo il diritto di successione.
Se nelle coppie sposate, alla morte di uno dei coniugi, il mantenimento dell’altro è garantito appunto dalla possibilità di “ereditarne” la pensione, oltre che il patrimonio, questo diritto non è attualmente garantito alle coppie conviventi, sia omosessuali che eterosessuali. Un’assicurazione online o tradizionale sulla vita potrebbe quindi sopperire a questa mancanza: è l’idea che il gruppo Axa Assicurazioni sta trasformando in realtà.
La compagnia ha creato due tipi di polizza diversi. Una serve per assicurare al partner che non verrà escluso dall’asse ereditario, l’altra è praticamente un fondo pensione. I premi variano in base all’età e al capitale assicurato, e costano in media 500 euro all’anno; in più, la seconda è deducibile fino a 5164 euro all’anno.
La campagna pubblicitaria che promuove il prodotto gioca naturalmente sui sentimenti. Un cartello in mano a due uomini porta la scritta “Perché lo amo”, e lo slogan evidenzia il vuoto legislativo italiano: “Una tutela dove lo Stato non arriva”. Discutibile, ma sicuramente solleva un problema aperto sul quale la società è sicuramente più avanti della politica.
“In Italia non esiste né un vincolo matrimoniale né i Pacs – Maria Elena Fiorucci di Axa Assicurazioni – dunque in una coppia gay quando uno dei due partner muore all’altro non resta materialmente nulla: non eredita, né ha diritto ad alcuna pensione di reversibilità. Certo, ci si può tutelare facendo testamento, co-intestando i beni, ma tutto può essere impugnato o reso nullo dai parenti di uno o dell’altro, che vantano la consanguineità”.
L’iniziativa ha suscitato anche l’approvazione dell’Arcigay che a Genova, dove il 20 luglio sarà attivato il registro delle coppie di fatto del Comune, ha già avviato una campagna di sensibilizzazione in collaborazione con Axa, che presto arriverà anche in altre città d’Italia sulla spinta delle numerose richieste di adesione.
“Queste assicurazioni sono un simbolo – ha dichiarato Claudio Tosi, consigliere di Approdo-Arcigay – piccoli tasselli per conquistare diritti sul piano delle unioni civili. Certo, il Comune di Genova ha scelto di regolamentare l’attestato: un certificato che ci dice che due persone stanno insieme. Ma a livello di leggi non c’è nulla. Iniziative come questa servono a renderci meno invisibili”.
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