ROMA (WSI) – La spesa delle famiglie italiane non registrava una flessione così forte dal 1997, anno in cui l’Istat ha iniziato a pubblicare le serie storiche. Numeri di nuovo negativi dal fronte macroeconomico italiano, che questa volta riguardano i consumi. Di fatto, nel corso del 2012, la spesa media delle famiglie, in valori correnti, è stata di 2.419 euro, -2,8% su base annua, a fronte di una inflazione al 3%. .
Il calo del dato era stato rivelando anche nel bel mezzo della crisi finanziaria, ovvero nel 2009; in quell’anno la spesa era scesa dell’1,7% a 2.442 euro mensili: tuttavia l’inflazione era stata minore, pari a +0,8%.
Gli italiani che anno tagliato le spese sulla qualità e quantità dei generi alimentari sono inoltre aumentati, con la percentuale che è balzata al 62,3%, dal 53,6% dello scorso anno. Questo significa che più di sei nuclei su dieci cercano di frenare i consumi anche a tavola.
Il 2012 è stato un anno da dimenticare anche per il settore dell’abbigliamento e delle calzature. In questo caso, le famiglie italiane hanno tagliato -10,3% le spese per vestiti e scarpe. In ribasso inoltre anche acquisti di elettrodomestici e servizi per la casa (-8,7%) e quelli per il tempo libero e cultura (-5,4%). In crescita invece le spese per combustibili ed energia (+3,9%).