ROMA (WSI) – Mentre il Pd chiede che sia fatta piena luce sul caso Shalabayeva, e il Pdl punta il dito contro chi vuole sfruttare la vicenda per portare alla caduta del governo Letta (in particolare il quotidiano “La Repubblica”), il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione per chiedere le dimissioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Alfano si dimetta”, ha dichiarato il capogruppo M5S alla Camera, Riccardo Nuti. “Il Viminale non poteva non sapere e, se non sapeva, significa che nel nostro Paese c’è una polizia parallela che agisce a propria discrezione e all’insaputa dei vertici soprattutto considerando che la notizia era online fin dal 5 Giugno scorso”.
Alfredo D’Attorre, della segretria Pd, ha invece detto che è necessario “accertare fino in fondo le responsabilità” in merito al caso: “Non ci possono essere resistenze o ritorsioni rispetto a questa esigenza. È indispensabile che sul caso Shalabayeva sia fatta piena chiarezza e che siano accertate fino in fondo tutte le responsabilità. Non si fa certo un buon servizio al governo alimentando l’idea che ci possano essere resistenze o addirittura ritorsioni politiche rispetto a questa inderogabile esigenza, data la rilevanza e la gravità di quanto accaduto”.
Ha concluso D’Attorre: “Consiglierei dunque agli on. Renato Brunetta e Daniela Santanchè di piantarla di strumentalizzare scompostamente il dibattito interno del partito Democratico per propri fini”.
Il presidente dei deputati del Pdl Renato Brunetta in una nota ha commentato a sua volta che “il partito di Repubblica si sta rivelando una sola cosa con il partito di Renzi. Il gioco si è fatto oggi trasparente. Far cadere Letta per promuovere Renzi alla testa del Partito democratico e poi del Paese”. Secondo l’esponente azzurro “Repubblica per questo è disposta a tutto, anche a distruggere l’immagine internazionale dell’Italia. Ezio Mauro agita acque oscure sul caso Shalabayeva, condanna l’ottimo Alfano e con esso Letta adoperando le notizie inquinate fornite dai suoi segugi. L’economia non esiste più, non c’è bisogno di riforme”.
Dopo un presunto incontro segreto tra Berlusconi e Nazarbayev in Sardegna, riportato su “L’Unione Sarda”, un comunicato diffuso da palazzo Grazioli ha smentito la notizia del vertice. “Sabato scorso, 6 luglio, contrariamente a quanto riporta stamani un quotidiano sardo, citato a sua volta da agenzie di stampa, il presidente Berlusconi si è trattenuto tutto il giorno nella sua residenza di Arcore. In nessun altro giorno il presidente Berlusconi si è recato in Sardegna e non ha mai incontrato il presidente Nazarbayev durante il suo soggiorno in Italia”.
Il quotidiano scriveva invece di un vertice segreto di qualche ora a Puntaldia, in Sardegna, fra l’ex premier e il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev, forse per parlare dell’avvenuto rimpatrio forzato della moglie e della figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, Alma Shalabayeva. L’incontro, secondo il quotidiano, sarebbe avvenuto lo scorso 6 luglio. Nazarbayev è ripartito lo scorso venerdì dalla Sardegna, dopo il soggiorno in Sardegna durato otto giorni.
Intanto, il premier Enrico Letta vuole fare chiarezza sulla vicenda. “Faremo piena luce e arriveremo in fondo, anche dal punto di vista delle sanzioni. E dunque chi ha sbagliato ne risponderà”, ha detto Letta a “Repubblica” a pochi giorni dall’appuntamento in Parlamento in cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano, al centro delle polemiche, riferirà su quanto realmente accaduto a proposito dell’espulsione. Ma Letta ha ammesso, che se dovesse saltare Alfano, su cui pendono due mozioni di sfiducia, Sel e M5S, “il governo non resterebbe in piedi”. (TmNews)