NEW YORK (WSI) – Piazza Affari chiude in deciso rialzo la seduta odierna, alimentata dai segnali macro incoraggianti giunti oggi dall’Europa e dal calo dello spread. Oggi la Borsa di Milano è fra le migliori a livello europeo dopo Madrid. La stima flash sull’indice Pmi di luglio della zona euro ha mostrato un inatteso ritorno all’espansione evidenziando il primo aumento della produzione da ben oltre un anno da parte delle imprese del settore, manifattura in testa, con un importante spinta della locomotiva Germania. L’indice FTSE Mib sale dell’1,26% e l’AllShare dell’1,21%. Il paniere paneuropeo Ftseurofirst 300 è in rialzo dello 0,56%. I volumi sempre contenuti pari a circa 1,7 miliardi nel finale.
Chiude a quota 273 lo spread fra Bund a 10 anni e Btp equivalenti, con un netto calo dai 282 punti dell’apertura. Il rendimento del nostro titolo sale tuttavia al 4,38% per via della crescita del titolo tedesco all’1,65%. Giu’ anche il differenziale dei Bonos spagnoli che torna a ‘vedere’ quota 300: la chiusura e’ a 303 punti con un rendimento al 4,68%.
Chiusura in calo per l’azionario asiatico, con l’indice dell’area Asia-Pacifico che ha ritracciato dai massimi di due mesi, appesantito dal soldaggio sull’attivita’ manifatturiera in Cina, che ha mostrato un tasso di crescita più basso del previsto.
Penalizzata anche dal rafforzamento dello yen, la Borsa di Tokyo ha archiviato la seduta in ribasso dello 0,32% a 14.731,28 punti Ieri Wall Street ha vissuto una sessione contrastata.
In Europa è slittato il pagamento della prossima tranche del salvataggio alla Grecia, che deve ancora confermare cinque delle 22 misure concordate con i creditori. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando una lettera di Steffen Kampeter, viceministro delle Finanze tedesco, ai Verdi.
Secondo Kampeter la Commissione Ue discuterà i progressi della Grecia domani, mentre il Fondo monetario internazionale valuterà il pagamento della tranche il 29.
Sul versante macro in Germania l’indice Pmi manifatturiero e’ salito a 50,3 a luglio da 48,6 precedente, portandosi ai massimi da 5 mesi. L’indice torna cosi’ sopra quota 50 fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo.
E’ la prima stima del sondaggio di Markit Economics, e supera la previsione di un rialzo a 49,2 avanzata dagli economisti. In miglioramento anche l’indice Pmi per il settore dei servizi che ha segnato un aumento a 52,5 da 50,4 superando la stima di 50,7.
A maggio 2013 l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantita’ sia dei prezzi) aumenta dello 0,1% rispetto al mese di aprile. Lo comunica l’Istat. Nella media del trimestre marzo-maggio 2013 l’indice registra una diminuzione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti Nel confronto con aprile 2013, aumentano le vendite di prodotti alimentari (+0,6%) e diminuiscono quelle di prodotti non alimentari (-0,2%). Rispetto a maggio 2012, l’indice grezzo del totale delle vendite segna una flessione dell’1,1%, sintesi di un leggero aumento delle vendite di prodotti alimentari (+0,1%) e di un calo di quelle di prodotti non alimentari (-1,8%).
Delude invece la rilevazione preliminare dell’indice Pmi-Hsbc di luglio, sceso a 47,7 punti, ai minimi da 11 mesi, dai 48,2 di giugno. Si tratta della terza lettura consecutiva sotto quota 50 punti, che separa le rilevazioni di crescita da quelle di contrazione del settore.
Il sotto indice relativo all’occupazione nel settore manifatturiero mostra a sua volta un calo a 47,3 punti, il livello più basso dal marzo 2009. In questo caso il dato si trova sotto la soglia dei 50 punti per il quarto mese consecutivo.
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PIAZZA AFFARI – Migliore tra le blue chip è al momento Bper (+3,49%), affiancata dagli altri titoli del comparto creditizio-finanziario, con rialzi tra il 2% e il 3% per Ubi, UniCredit, FonSai, Bpm, Intesa Sanpaolo e Mediobanca. Restano invece pesanti Tod’s (-3,46%) e Saipem (-1,5%).
La prova di Ubi Banca era positiva già ieri, per il via libera della Banca d’Italia all’utilizzo dei modelli per la misurazione dei rischi nelle esposizioni retail con un beneficio sul Core Tier 1 superiore alle attese.
Acquisti anche su Ansaldo Sts, Atlantia, GTech. In fondo al listino il gruppo di scarpe Tod’s, che scivola sulla scorta del taglio del giudizio a “sell” da parte di Ubs. Vola invece Italcementi.
ALTRI MERCATI – Sul valutario, euro torna sopra quota 1,32 dollari, rivedendo i massimi da un mese contro il biglietto verde. La moneta unica si e’ rafforzata fino a 1,3255 dollari, per poi assestarsi attorno a 1,3240, supportata dai segnali di ripresa dell’economia dell’Eurozona evidenziati dall’indice Pmi sull’espansione dell’attivita’ manifatturiera in Germania.
In ambito di commodities, i futures sul petrolio, che hanno chiuso a New York in rialzo, a quota 107,36 dollari al barile, oggi viaggiano in calo a 106,9 dollari. Quotazioni dell’oro stabili sui mercati asiatici dopo la volata di ieri che ha portato il metallo prezioso ai massimi dal 20 giugno sopra i 1.345 dollari l’oncia; il lingotto con consegna immediata viene ora scambiato a 1.339,8 dollari l’oncia.
ANALISI DI MPS CAPITAL SERVICES
Tassi & Congiuntura: in area Euro ieri gli spread periferici hanno registrato un lieve rialzo. Dopo una mattinata con lo spread italiano sceso sotto i 280 pb ed il rendimento del decennale al 4,3%, al minimo dal 19 giugno, nel pomeriggio si è assistito ad una lieve risalita dei tassi. La sessione odierna si apre con spread in lieve calo causa vendite sui titoli core ed acquisti su Italia e Spagna dopo la pubblicazione Pmi manifatturiero e servizi di Francia e Germania risultati migliori delle attese. In particolare il Pmi manifatturiero tedesco si è riportato sopra area 50 per la prima volta da febbraio 2013.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, che cita il ministero delle finanze tedesco, la decisione sull’erogazione della prossima tranche alla Grecia è stata cancellata in quanto la Commissione europea attende la conferma dal governo di Atene dell’implementazione delle misure richieste. Esponenti delle finanze dell’area Euro, secondo la fonte, avrebbero infatti deciso di sentirsi oggi telefonicamente per discutere dello sblocco della tranche.
Il vice ministro delle finanze tedesco Kampeter, in una lettera alla commissione bilancio della Camera bassa del Parlamento, secondo Bloomberg, avrebbe invece riportato che la Grecia ha confermato solo 17 delle 22 priorità richieste per assicurare la prossima tranche e che quindi i lavori del Parlamento tedesco sull’ultimo rapporto della Troika saranno estesi fino al 29 luglio.
La Commissione europea, secondo Kampeter, avrebbe infatti riportato che i lavori su questi cinque punti non sono ancora completati. Ricordiamo che i ministri delle finanze della zona Euro si erano accordati per l’erogazione di 2,5 Mld€ questo mese e 500 Mln ad ottobre. Kampeter infine riporta che il Fmi si riunirà il 29 luglio per decidere della sua quota. La notizia non è stata commentata dal ministro delle finanze greco. Intanto in Portogallo il presidente Silva ha approvato il rimpasto di governo proposto dal primo ministro Coelho. Tra i cambiamenti vi è anche il ministro del finanze che vede Antonio Pires de Lima sostituire Alvaro Santos Pereira. Il primo ministro Coelho ha inoltre ribadito che il suo governo terminerà il suo mandato.
Il Tesoro italiano ieri ha annunciato l’emissione fino a 3 Mld€ di Ctz di venerdì mentre non si terrà la consueta asta sui titoli indicizzati all’inflazione. Le comunicazioni continueranno oggi e domani con l’annuncio di Bot e titoli a medio e lungo termine. Negli Usa ieri si è assistito al primo ribasso dei Treasury da 3 giorni penalizzati dall’asta da 35Mld$ sul titolo a 2 anni che ha attirato una domanda inferiore alla media: bid-to-cover pari a 3,08 rispetto al 3,54 medio degli ultimi 10 collocamenti. Sul fronte macro indicazioni deludenti sono giunte dall’indice manifatturiero di Richmond che ha registrato una contrazione inattesa. Oggi sono attese le vendite di nuove abitazioni di giugno, attese in rialzo su base mensile. Stabile durante la notte il tasso decennale giapponese in prossimità dei minimi da 2 mesi.
Valute: euro in apprezzamento verso dollaro sui massimi da un mese in prossimità di area 1,32 grazie ai deludenti dati macro in arrivo dagli Usa ed alla fiducia dei consumatori dell’area Euro migliore delle attese a luglio. I deludenti dati immobiliari pubblicati negli ultimi giorni insieme all’inattesa contrazione dell’indice manifatturiero Fed di Richmond hanno ridotto tra gli operatori la percezione di un imminente inizio della fase di graduale riduzione degli acquisti di bond (tapering) da parte della Fed. Per oggi la resistenza si colloca presso 1,3250, il supporto più vicino a 1,3150.
Piuttosto stabile lo yen verso dollaro ed euro nonostante il lieve calo della borsa giapponese. Verso euro restano validi i livelli segnalati ieri: supporto più vicino presso 131, con il livello successivo collocato a 130; resistenza a 133,30. Yuan cinese praticamente invariato verso dollaro Usa nonostante il deludente indice Pmi manifatturiero cinese preliminare, calato a luglio ai minimi da 11 mesi. La pubblicazione del dato ha inizialmente portato volatilità sulle altre valute asiatiche, anche se il temporaneo deprezzamento sembra essere rientrato. Segnaliamo l’apprezzamento della lira turca vs dollaro ed euro ieri dopo che la banca centrale ha aumentato il tasso di riferimento per la prima volta da quasi 2 anni nel tentativo di frenare il deprezzamento della valuta. Ad inizio mese la valuta turca aveva toccato un nuovo minimo storico verso dollaro Usa.
Commodity: leggermente positivo l’indice generale GSCI grazie al lieve rialzo del settore energetico (guidato dal rimbalzo di oltre il 2% del gas naturale Usa) e dei metalli non ferrosi. Ieri sono arrivate lievi prese di profitto sui preziosi penalizzati dalle nuove restrizioni sulle importazioni di oro imposte dall’India. I prezzi sono però tornati a guadagnare terreno questa mattina con l’oro sui massimi da circa 1 mese oltre i 1340$/oncia. Forti vendite hanno interessato invece il mais (-3,4%) calato ai minimi da 33 mesi a causa di condizioni meteo negli Usa particolarmente favorevoli al raccolto. Il buon clima negli Usa ed il calo del mais hanno impattato anche sul grano, sulla soia e sull’olio di palma. Questa mattina in lieve ribasso il prezzo del Brent, in calo il rame dopo il deludente Pmi cinese.
Azionario: seduta di ieri all’insegna nuovamente dell’incertezza per i listini europei in una giornata caratterizzata da volumi in rialzo rispetto alle giornate precedenti. Dopo una prima parte di seduta positiva, i principali listini hanno perso nuovamente forza con l’arrivo degli operatori statunitensi. Le prese di profitto hanno interessato quasi tutti i settori, in particolare quello tecnologico e dei beni di consumo. In controtendenza si è invece mosso il comparto telecomunicazioni grazie al fermento dopo l’operazione di Telefonica (2,3%). Proprio il balzo messo a segno ieri dalla compagnia ha permesso all’indice Ibex di risultare il migliore in Europa con un guadagno di oltre l’1%. In Italia buon andamento ancora per il settore bancario mentre le vendite hanno colpito STM (-10,5%) dopo la deludente trimestrale. In mattinata apertura in rialzo per i listini europei con il settore finanziario ancora in evidenza.
Negli Usa seduta caratterizzata da una bassa volatilità con i principali indici (S&P 500 e Dow Jones) che hanno registrato nuovi massimi storici. Gli operatori stanno valutando il flusso di trimestrali in arrivo che sinora hanno registrato un andamento tendenzialmente positivo. Il settore tecnologico continua ad essere il più colpito, mentre il fermento dell’attività di M&A in Europa si è riflesso in un buon andamento per il comparto telecomunicazioni. Da segnalare i minimi dallo scorso aprile toccati dall’indice di volatilità VIX sceso in prossimità del 12%. Sul fronte emergente, massimi da oltre un mese per l’indice MSCI EM (+1,6%) che beneficia dell’andamento positivo di tutte le aree, in particolare di quella asiatica. In mattinata andamento debole per i listini asiatici dopo il dato sul PMI manifatturiero cinese.
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
FONSAI – Si allarga l’inchiesta dopo che tre membri del collegio sindacale che hanno verificato il bilancio 2010 hanno ricevuto gli avvisi di garanzia. Fino ad adesso il numero degli indagati si attesta a 18 persone. Ieri si sono tenuti gli interrogatori di Jonella Ligresti e di Fausto Marchionni (ex A.d.) che hanno negato responsabilità nella vicenda.
INTESA SANPAOLO – L’istituto sta negoziando la vendita della controllata ucraina Pravex-bank, acquistata nel 2008 per circa 750 Mln$. Al primo aprile la banca ucraina vantava asset pari a 700Mln$.
UNICREDIT – Unicredit Bank Austria ha collocato un covered bond (del tipo Hypothekenpfandbrief) con scadenza luglio 2018 per 500 Mln €. Il titolo ha un rating di Aa1 da parte dell’agenzia Moody’s ed una cedola dell’1,25%. Il prezzo è stato pari a 99,39.
APPLE – La società ha chiuso il secondo trimestre del 2013 con ricavi di 35,3Mld$, contro attese di 35,2Mld$. Nel periodo in esame l’utile netto del colosso americano si è attestato a 6,9Mld$, (7,47$ per azione), superando le attese che erano ferme a 7,32$. Si tratta comunque del secondo trimestre consecutivo con un calo dei profitti
DAIMLER – La società chiude il secondo trimestre del 2013 con un utile netto di 4,58Mld€, da l’1,57 Mld$ del corrispondente periodo del 2012. Circa un terzo dell’utile della società tedesca è attribuibile alla plusvalenza derivata dalla vendita della quota del 7,5% detenuta nel gruppo di aeronautica e difesa EADS. I ricavi sono cresciuti del 2,8% e si attestano a 29,7Mld€. La società ha confermato le stime di EBIT per l’anno in corso a 8,1 Mld€, in calo rispetto al 2012
TELEFONICA – Accordo tra la società spagnola e Kpn per il passaggio sotto il controllo di Telefonica di E-Plus, l’unità tedesca di telefonia mobile di KPN. Kpn riceverà 5 Mld€ in contanti e una quota del 17,6% in Telefónica Deutschland. Il ceo di KPN, Eelco Blok, dichiara che “La possibilità di sbloccare un valore significativo in Germania, con la vendita di E-Plus è chiara e convincente”. Secondo quanto rimarcato dalla nota della tlc olandese, la vendita di E-Plus sbloccherebbe sinergie di telefonia mobile stimata tra 5 e 5,5Mld€.
UPS – La società chiude il trimestre con utili in calo, penalizzata dalla scelta dei clienti di utilizzare servizi di spedizioni più lenti ma meno costosi. Nel secondo trimestre gli utili sono stati pari a 1,07 Mld$ da 1,12 Mld$ dello stesso periodo del 2012. I ricavi sono invece saliti dell’1,2% a 13,51 Mld$.