NEW YORK (WSI) – Tanto rumore per nulla. A quanto pare, la droga iniettata dalla Fed nel sistema economico americano, il cosidetto QE2, ovvero l’acquisto mensile da parte della Banca Centrale Americana di bond per 85 miliardi di dollari al mese, non ha avuto effetti significativi nel processo di ripresa dell’economia a stelle e strisce.
Almeno, così si legge in una ricerca pubblicata da alcuni economisti della Fed di San Francisco: “Il QE2 sembra aver avuto, nella migliore delle ipotesi, solo un effetto modesto sulla crescita economica e sull’inflazione. Più del QE è la guidance della Fed sui tassi di interesse ad avere conseguenze sul mercato”.
La ricerca, che non rappresenta la posizione ufficiale della Fed, è stata firmata da due economisti, Vasco Curdia e Andrea Ferrero.
“Mentre il mercato continua a focalizzare l’attenzione sulla fine del QE, quello che viene fuori da questo report è che conta realmente e che costuisce il vero market mover di Wall Street è la promessa di mantenere bassi i tassi di interesse”, ha commentato Daniel Greenhaus, strategist di BTIG.