NEW YORK (WSI) – Si fa sempre più dura per Apple la conquista del mercato cinese degli smartphone. A complicare la vita del colosso californiano ci sta pensando il concorrente “made in China” Xiaomi, che quattro giorni fa ha lanciato sul mercato Hongmi, l’ultimo telefonino intelligente sbarcato sul mercato a 799 yuan, circa 130 dollari. La verita’ e’ che se Xiaomi avrà una strategia abbastanza aggressiva nei prossimi mesi, potrebbe sbaragliare l’iPhone non solo in Cina ma in tutto il mondo.
La battaglia e’ sul prezzo, essendo il fattore costo del lavoro in Cina cruciale. Apple fabbrica da molti anni sul territorio del gigante comunista/capitalista i suoi smartphone, Mac e iPad, quasi tutti escono dalla Foxconn, enorme fabbrica/città sotto accusa per le condizioni medievali di lavoro degli operai. Lo smartphone cinese “low cost” e’ un temibile concorrente per Cupertino.
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L’accoglienza del mercato all’ Hongmi della Xiaomi è stata superiore a ogni aspettativa. Nei primi 90 secondi (!) in cui il nuovo apparecchio multimediale è stato messo in vendita, sul sito del social network Qzone, sono stati venduti 100 mila pezzi, mentre le prenotazioni si attestano al momento intorno ai 7,4 milioni. Xiaomi ha corretto al rialzo le stime di vendita di cellulari per fine anno, portando il nuovo target a 20 milioni di pezzi a fronte dei 15 milioni precedenti.
C’è da aggiungere che, con quello che si preannuncia come un successo clomoroso, il gruppo hi-tech asiatico vende in Cina già più telefonini dell’azienda fondata da Steve Jobs. Secondo l’ultima classifica messa a punto dalla società di ricerca Canalys, nel secondo trimestre 2013 Apple si collocava solo al settimo posto per vendite di smartphone in Cina, con una quota di mercato del 4,8% a fronte del 5,0% di Xiaomi. A dominare la classifica, resta regina indiscussa Samsung con un market share del 17,6%, seguita a ruota dalle cinesi Lenovo, Yulong, ZTE e Huawei.