ROMA (WSI) – Sono sempre meno gli italiani che richiedono un mutuo casa online o tradizionale. Il tasso applicato dalle maggiori banche è talmente proibitivo da scoraggiare ogni tentativo di comprare casa, anche da parte di chi potrebbe affrontare questo investimento.
L’ultimo bollettino negativo dal fronte immobiliare arriva da Confartigianato: il mercato immobiliare è fermo perché le banche non concedono finanziamenti. I mutui erogati nel 2012 sono diminuiti del 37,4% rispetto all’anno precedente. Lo sanno bene gli aspiranti proprietari di casa, che in questi 18 mesi hanno bussato alle porte dei maggiori istituti di credito, da Cariparma a Barclays, senza esito positivo.
Secondo Confartigianato, il trend negativo non si è arrestato neanche durante il 2013. Solo nel primo trimestre dell’anno le compravendite immobiliari sono scese del 13,8% su base annua. La causa principale di questa situazione è da attribuire agli interessi: il tasso medio d’interesse, a maggio 2013, è infatti pari al 3,53%, superiore di 66 punti base rispetto al tasso del 2,87% dell’area europea.
Guardando al di là delle Alpi – spiega Confartigianato – la Francia si ferma al 2,77% (cioè 76 punti base in meno rispetto all’Italia), la Spagna al 2,90% (63 punti di differenza), la Germania al 2,91% (62 punti in meno rispetto all’Italia).
Il rapporto continua poi elencando le differenze dei mercati regionali. L’80,8% dei mutui si concentra nel Centro-Nord, con il restante 19,2% nel Sud della Penisola. La Lombardia, con il 24,5% del totale, è al primo posto per numero di mutui aperti, al secondo posto si classifica il Lazio (12,7%), e al terzo a pari merito Emilia Romagna e Veneto (entrambe 9,2%).
Non resta che attendere eventuali conseguenze positive dell’annunciato Piano Casa del Governo Letta, che stanzierà 5 miliardi per far ripartire l’immobiliare. Difficile però che gli effetti si vedano a breve termine, se non si uscirà davvero dalla crisi economica.
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