NEW YORK (WSI) – Chi è che deciderà le sorti dell’azionario globale? La risposta è semplice: il successore di Ben Bernanke, che lascerà la carica di presidente della Federal Reserve a gennaio del 2014.
La vera minaccia, secondo gli analisti, porta precisamente il nome di Larry Summers, che secondo molti è il candidato più probabile a sostituire Bernanke.
Ebbene, sarà lui a creare ulteriori sell sui mercati, soprattutto emergenti, nel caso in cui dovesse diventare numero uno della Banca centrale americana. E questo per la sua natura di “falco”, che lo porterà a staccare la spina alle misure di quantitative easing che sono state lanciate a più riprese da Bernanke.
Intervistato da Cnbc, Paul Krake, fondatore della società di consulenza View from the Peak: Macro Strategies, sottolinea che il punto cruciale non è rappresentato da “quando” la Fed inizierà a ridurre la quantità di titoli di stato e legati ai mutui che acquista ogni mese, al momento per un valore di $85 miliardi; il punto è “chi” diventerà presidente della Fed il prossimo anno: è questo infatti che determinerà le sorti dell’azionario, a partire da ora.
“La presidenza degli Stati Uniti è un lavoro molto importante: ma chiedete ai cittadini indiani, indonesiani e brasiliani chi ha un maggior potere sulla loro vita, e la risposta sarà: il numero uno della Fed – ha detto Krake – Larry Summers non è un sostenitore del QE e la realtà è che staccherà la spina velocemente”. Acuendo la fuga soprattutto dai mercati emergenti.