ROMA (WSI) – Aerei e tariffe low cost, addio. Almeno per il momento.
Da un po’ di tempo in molti si lamentano dell’aumento dei prezzi, in alcuni casi anche sconcertante, da parte di quelle compagnie aeree che dovrebbero avere prezzi convenienti.
Il costo medio di un biglietto con la Ryanair, la più famosa tra le compagnie low cost, che vanta 81 milioni di passeggeri, è di 42 euro, per le altre quasi il doppio. Ma a cosa è dovuto questo aumento dei prezzi? La causa principale è il carburante, l’aumento del costo ha imposto degli adeguamenti sui prezzi.
La cosa interessante è che ora la sfida arriva anche dalle compagnie di bandiera, quelle che storicamente gestiscono il mercato più ricco. Dall’Alitalia, all’Air France passando per la British Airways, tutte hanno dovuto abbassare a loro volta i prezzi, per evitare di avere un’aereo mezzo vuoto e affrontare una crisi interna alla compagnia.
Questo ha portato, nonostante diversi bilanci chiusi in rosso, i due mondi, low cost e non, ad “incontrarsi” a metà strada, quindi con prezzi il più delle volte simili, ed è probabile che nei prossimi anni le cose continueranno ad essere così.