ROMA (WSI) – Un nuova idea per portare l’Europa fuori dalla crisi è arrivata dalla Commissione Europea, partirà dal 1 Luglio 2014 e riguarda il mondo delle telecomunicazioni.
La nuova normativa, che vuole rivoluzionare il settore, ha lo scopo di azzerare i costi extra in tutta Europa: ricevere chiamate costerà quanto in Italia ed inoltre da Luglio 2016 non ci saranno più sovrapprezzi di roaming nemmeno per le chiamate in uscita.
Si cercherà di garantire la neutralità della rete e più diritti per i consumatori. Stop alle maggiorazioni applicabili alle chiamate intra-Ue, preservazione della ‘neutralita’ di Internet (proibiti blocchi e limiti ai contenuti), coordinamento nell’assegnazione delle frequenze radio, maggiore armonizzazione e stabilizzazione delle tariffe che gli operatori storici fatturano ai terzi per l’accesso alla rete in rame e semplificazione delle regole ma senza modifiche delle norme di concorrenza.
Il commissario Ue, Neelie Kroes, che ha firmato il pacchetto di norme, ha dichiarato: “L’obiettivo é quello di portate l’Europa fuori dalla crisi e creare nuovi posti di lavoro. Crediamo che in questo modo si possa inaugurare un mercato unico per questi servizi”.
Secondo la Commissione infatti, nel campo delle telecomunicazioni, le differenze di regole tra i diversi Paesi Europei sta distruggendo il mercato ed indebolendo gli operatori, oltre all’economia di tutta l’Europa.
Se le chiamate in entrata saranno gratuite, per quelle in uscita vi saranno due opzioni disponibili per gli operatori: fornire un piano tariffario unico nazionale/estero che copra il 70% della popolazione Ue e/o 17 stati membri con l’obbligo di estenderlo a tutti i piani entro luglio 2016, oppure coprire il 30% della popolazione e/o 10 stati ma con il roam like at home obbligatorio in tutti i piani tariffari da subito, con l’obiettivo di raggiungere il 70% entro due anni. Altrimenti vi sarà la libertà di scegliere un nuovo operatore una volta all’estero.
Le chiamate internazionali da fisso dovranno inoltre costare come chiamate nazionali a lunga distanza.
I contratti non dovranno più essere da 12-24 mesi e potranno essere rescissi al massimo dopo 6 e per gli operatori, basterà una singola licenza per operare anche negli altri paesi Ue.
Il testo ora, per diventare legge in tutti i Paesi dell’Unione Europea, dovrà superare gli ultimi scogli, andare in Parlamento e in Consiglio europeo.