Mercati

Speculazioni affondano oro, -22% nel 2013

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ROMA (WSI) – Forti speculazioni al ribasso sulle quotazioni dell’oro, scese nelle ultime ore al minimo in cinque settimane, e pronte a concludere la settimana peggiore in più di due mesi. Pesano le speculazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve, il cui meeting è atteso la prossima settimana, il 17-18 settembre.

Secondo gli analisti, Ben Bernanke e colleghi inizieranno a smorzare la quantitĂ  di Treasuries e bond che acquistano ogni mese per un valore complessivo di $85 miliardi, e che finora hanno secondo la maggior parte degli esperti drogato i mercati.

A incidere sul sell off anche una nota di Goldman Sachs, che prevede ulteriori flessioni. Il contratto scambiato sul Comex è sceso così fino a $1.308,18 l’oncia, al minimo dallo scorso 9 agosto, per poi ridurre i cali. Nella giornata di ieri, le quotazioni erano scese -3,2%, mentre su base settimanale la flessione è -5,7%. I prezzi sono scivolati -22% da inizio anno, il primo calo su base annua in 13 anni.

BLACKROCK SUI PREZZI DELL’ORO

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LEGNANO (WSI) – Oro grande protagonista delle prime ore di questa mattina, con forti discese verso i supporti che dimostrano come il metallo giallo si stia muovendo indipendentemente dalle pubblicazioni macro e da quanto si stia scontando a livello di politiche monetarie USA. Il movimento sta interessando anche il dollaro americano che è acquistato anche contro euro, dollaro australiano e soprattutto yen giapponese.

I mercati vanno da soli

I dati pubblicati ieri sulla produzione industriale europea e sulle richieste di sussidi di disoccupazione americane, che avrebbero potuto portare a reazioni direzionali del mercato non sono state in grado di mutare i movimenti in atto, che hanno continuato secondo criteri tecnici (i livelli che stiamo individuando molto spesso contengono nuvole di ordini al loro interno che se colpite sono in grado di far partire movimenti su target dati da punti precedenti). La produzione industriale dell’area euro ha fatto segnare un -2.1%, contro attese di -0.2% ed un precedente -0.4% senza tuttavia riuscire a far rompere i supporti alla moneta unica europea, che sta tentando di farlo soltanto stamattina sul movimento di acquisto di dollaro, per il momento correlato, ma che potrebbe cessare la propria validità nel giro di poche ore. Il dato sui Jobless Claims USA invece, che solitamente non risulta un gran market mover ma che ieri avrebbe potuto esserlo a causa dei ragionamenti portati avanti sul fronte mercato del lavoro-tapreing QE nei giorni scorsi, ha portato a lievi aumenti di volatilità pro dollaro, esauritisi nel giro di poco tempo, il che ci testimonia come gli investitori stessero curando il dato (cosa insolita ma spiegabile, come visto) ma come, allo stesso tempo, il mercato abbia avuto la forza per proseguire nei rally che erano in atto che hanno portato diversi cambi su livelli di attenzione tecnici, prima di ripartire a favore del biglietto verde, che comunque si trova ancora sotto pressione, se ragioniamo su un lasso di tempo settimanale.

La giornata di oggi

Non perdiamoci in ulteriori commenti e passiamo a vedere quali possono essere i livelli tecnici da seguire per oggi, le uniche cose da seguire in una giornata come questa, prestando attenzione agli aumenti di volatilità di brevissimo che potrebbero crearsi a partire dai prezzi che ci saranno in quel momento a causa della pubblicazione delle vendite al dettaglio USA (attese a 0.5% vs precedente di 0.2%) alle ore 14.30 e dell’indice di fiducia dell’università del Michigan, alle ore 15.55 (82.0 vs 82.1). In caso di dati positivi potremmo assistere a tentativi di correzione a rialzo del dollaro americano, ma i livelli tecnici, anche in questo caso, guideranno la nostra operatività.

QUADRO TECNICO

EurUsd: siamo ancora all’interno della fase laterale che ora si sta sviluppando tra 1.3250 e 1.3325, livelli da curare per pensare a posizionamenti long in caso di tenuta dei supporti statici e dinamici (qui passa anche la media a 100 oraria), tenendo conto che un superamento a ribasso di 1.3240 potrebbe portare ad accelerazioni di volatilità che se dovessero colpire l’area di 1.3225 potrebbero portare ad ulteriori estensioni verso 1.3190. Un superamento dei massimi si rende a nostro avviso necessario per puntare ad area 1.3250.

UsdJpy: i pull back sui punti di resistenza, che non hanno superato area 99.90 fino a stamattina, hanno fornito buone opportunità di vendita di dollaro ed ora, dopo l’arrivo a 99.00, abbiamo assistito ad una buona ripartenza che ha riportato le quotazioni in area 100.00. E’ possibile curare la potenziale formazione di una divergenza ribassista oraria, attendendoci nuovi massimi in area 100.20.

EurJpy: l’area passante per 131.85 ha funzionato come supporto dal quale sono partite correzioni in grado di far risalire i prezzi che potrebbero puntare ai massimi soltanto in caso di superamento rialzista di area 132.75. Anche qui curiamo una potenziale divergenza ribassista in formazione per il pomeriggio.

GbpUsd: sul cable i livelli di attenzione rimangono quelli di ieri, con 1.5780 che dev’essere superato prima di valutare eventuali posizionamenti short con potenziali target in area 1.5740/60. Questo livello può essere considerato anche per un’operatività long con stop e reverse secondo gli ultimi livelli visti come strategia difensiva. Una ripartenza sopra 1.5815 potrebbe dare linfa al movimento con potenziali target in area 1.5840 (in questo caso, non escludiamo la potenziale formazione di nuovi massimi).

AudUsd: anche sull’australiano manteniamo i livelli di attenzione di ieri, con area 0.9230 che rappresenta un livello che se superato potrebbe portarci ad ipotizzare tentativi di ulteriore discesa in area 0.9215, che se superata potrebbe lasciare spazio verso 0.9190. Difficile valutare potenziali long, valutabili sopra 0.9265 con 0.9290 livello più importante di resistenza. Come sul cable, a livello di R/R, ipotizzare posizionamenti long sui prezzi attuali con stop e reverse secondo i livelli visti potrebbe non essere una cattiva idea di breve periodo.

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