NEW YORK (WSI) – Siamo fuori dal nostro Sistema Solare e in viaggio verso lo spazio interstellare.
Non si tratta della trama del prossimo film di Guerre Stellari ma di quanto accaduto a Voyager 1, la sonda della NASA, lanciata nel lontano 1977, che ha superato i confini dell’eliopausa, la zona dove cessa l’influenza del nostro Sole con radiazioni e particelle lanciate dall’astro.
La notizia, come riporta il Telegraph oltre ad essere affascinante già di per se è anche molto importante in quanto è la prima volta che l’essere umano si spinge così oltre.
Lanciata, come detto, nel 1977, assieme alla sua gemella Voyager 2, il suo principale scopo era quello di ricavare dati su Giove e Saturno. Una volta compiuta la missione gli scienziati della NASA decisero di provare a continuare il viaggio di entrambe le sonde.
Così se da una parte Voyager 2 si diresse, con successo, verso Uranio e Nettuno, Voyager 1 invece si spinse verso un’altra direzione. Verso un confine mai raggiunto, dove il Sole non ha più effetti, ovvero fuori dal Sistema Solare.
La fortuna ha comunque assistito la NASA in questa straordinaria vicenda. Un’eruzione solare avvenuta l’anno scorso ha fatto si che raggiungesse Voyager 1 della quale si erano perse le tracce a causa della distanza, 19 miliardi di chilometri dalla Terra.
Fortuna a parte, quello che ha del miracoloso è il fatto che, a causa delle tecnologie di allora, 1977, la sonda aveva la potenza del trasmettitore di 23 watt, una potenza da lampadina di un frigorifero e le antenne della Nasa, la più grande è una parabola di 70 metri, riescono ancora a percepirne i segnali, che arrivano indeboliti miliardi di volte, impiegando 17 ore, nonostante viaggino alla velocità della luce.