ATENE (WSI) – Dopo un’estate tranquilla, i sindacati e i manifestanti anti austerity sono tornati a fare sentire la loro voce.
I primi a incrociare le braccia questa settimana sono gli insegnanti, che daranno il via a un periodo di scioperi contro le iniziative politiche impopolari volte a ridurre il fardello del debito e che hanno messo in ginocchio famiglie e imprese.
Vista la rabbia dei manifestanti, è stato inevitabile che si verificassero episodi di violenza tra la polizia in tenuta anti sommossa e i partecipanti al corteo.
Almeno una sessantina di dipendenti della scuola ha provato a occupare il palazzo del Ministero delle Riforme Amministrative, ma sono stati tutti respinti dalle forze di polizia. Alcuni di loro sono stati portati in ospedale dopo che le forze di sicurezza hanno fatto uso di gas lacrimogeni.
A scatenare le proteste dei funzionari è stato il controverso piano del Governo per ridurre le dimensioni del settore pubblico.
Sono tre le persone che, accusando problemi respiratori, sono state portate in ospedale per accertamenti. La decisione delle autorità di usare prodotti tossici fin dall’inizio non ha fatto che alimentare la rabbia dei sindacati del settore pubblico, ma anche privato, e spingerli a ribellarsi contro le riforme chieste da Ue e Fmi.