ROMA (WSI) – In questi giorni -mesi – in cui la politica ha dimenticato di fare il proprio mestiere, ovvero di pensare prima di tutto ai cittadini, cadendo ostaggio per l’ennesima volta dei problemi di Silvio Berlusconi, c’è anche spazio per la grande gaffe: quella degli avvocati Maurizio Benedettini e Daniele Morelli, che hanno presentato un ricorso in Cassazione, chiedendo l’annullamento della sentenza di decadenza del Cavaliere: sentenza che arriverà oggi, mercoledì 18, e che viene data per scontata, in quanto la Giunta per le elezioni dovrebbe pronunciarsi contro l’agibilità politica dell’ex premier.
Ma il ricorso viene presentato comunque alla Giuna e chiede lo stop dei lavori. Motivazione: difetto di composizione del colleggio giudicante. Arriva poi la nota dallo stesso Palazzo Grazioli: “Il ricorso presentato dagli avvocati Benedettini e Morelli non è stato in alcun modo autorizzato dal Presidente Berlusconi ed è evidentemente una iniziativa personale non concordata né condivisa”.
Come scrive il Fatto Quotidiano, il ricorso è ‘una sorta di inedito “quarto grado di giudizio”, insomma, dato che le sentenze di Cassazione (quella con cui l’ex presidente del Consiglio è stato condannato a 4 anni per frode fiscale) sono per definizione inappellabili, salvo casi molto specifici di errori materiali o la richiesta di revisione del processo se emergono fondamentali fatti nuovi. Comunque sia, è l’ultimo colpo di teatro del fronte berlusconiano per fare fumo intorno alla decadenza da senatore in giunta a Palazzo Madama’.
Ma un nuovo colpo di teatro e una nuova bomba mediatica, a parte il voto della Giunta seguito dai giornalisti di tutto il mondo, è in arrivo: si tratta del videomessaggio atteso per la giornata di ieri e rimandato probabilmente a oggi. Anzi, di due videomessaggi, stando alle fonti: uno prima della relazione in Giunta del senatore del Pdl, e uno dopo: “Con il primo lancerà il ritorno di Forza Italia, con il secondo attaccherà i magistrati e il Pd (alleato di governo “traditore” che voterà la sua decadenza da senatore), ma confermerà il sostegno al governo. Si fa anche strada l’ipotesi di una scissione tra Pdl e Forza Italia.
In tutto questo. Silvio Berlusconi starebbe pensando però anche alle dimissioni. Ora, il Cavaliere “sta riflettendo su una decisione importante, se confermare la fiducia al governo, se rimanere in carica, se aspettare il voto”, dice il senatore Augello.
Il voto della Giunta sarà solo il primo passo per l’inagibilità politica di Berlusconi: a esprimersi, dovrebbe essere poi, infatti, il Senato. E qui il risultato è tutto fuorché certo. Perchè potrebbe essere alla fine proprio il Pd a salvare il leader del Pdl.