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Letta a Wall Street

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NEW YORK (WSI) – Il premier Enrico Letta ha suonato la campanella di avvio degli scambi a Wall Street. ”L’Italia e’ un Paese virtuoso, giovane e credibile. Grazie al nostro consolidamento fiscale: il debito e’ sotto controllo”. Lo ha detto il premier presentando delle slides sull’attività del governo su un maxi schermo: ”Sono qui per presentare la nuova Italia, un Paese importante per l’Europa e per tutto il mondo”.

Il problema per il consolidamento del bilancio è avere bassi tassi interesse sul debito: oggi siamo al 4,5%, ma vorremmo scendere entro l’anno prossimo al 2%, questo è il motivo per cui sto insistendo sulla stabilità politica che per noi è cruciale”, ha proseguito Letta. ”Noi non siamo bravi a presentare la forza della nostra economia, ma siamo una potenza nel settore manifatturiero e abbiamo molti importanti assets”.

”Il nostro obiettivo e’ realizzare dodici mesi consecutivi di crescita, e per farlo dobbiamo continuare sulla strada del consolidamento fiscale”.
”Nei prossimi giorni avremo un ‘commissioner’, un commissario che si occupera’ della spending review”. Ha annunciato Letta. ”Presto avrete il nome, tocchera’ tutti i campi tranne la cultura che e’ il nostro petrolio”.

”Noi italiani siamo molto bravi, ma lo siamo di più quando abbiamo una scadenza. L’Expo e’ per noi un appuntamento cruciale”. Ha sottolineato il premier presentando il prossimo Expo di Milano 2015 agli operatori di Wall Street.

Il premier si e’ detto soddisfatto e ottimista per l’accoglienza ricevuta a Wall Street. ”Le misure di Destinazione Italia hanno avuto un’ottima accoglienza, a dimostrazione che sulle cose concrete all’estero l’Italia viene vista positivamente. Servono poche parole e piu’ fatti”, ha detto.

“Ho incontrato tanti investitori internazionali, ho detto loro di investire in Italia e ho trovato grande disponibilità soprattutto perché presentiamo stabilità”. “Alla fine sono ottimista che la stabilità ci sarà”. Lo ha detto ai microfoni di Sky Tg24 il presidente del Consiglio, Enrico Letta, a margine della visita a Wall Street.

Riforma Imu no concessione Cav, era in programma – La cancellazione dell’Imu sulla prima casa ”non è stata una concessione fatta a Berlusconi”. Lo ha detto il Premier Enrico Letta in una intervista a Bloomberg, sottolineando che: ”l’ho fatta perché ne ero convinto, era nel mio programma ed era una riforma”.

”Dobbiamo tagliare la spesa, dobbiamo crescere e dobbiamo fare le privatizzazioni”, ha detto il premier sul futuro programma del governo in una intervista a Bloomberg Tv, in cui ha anche ribadito l’impegno a tenere l’Italia sotto il 3% nel rapporto deficit/Pil. Letta, aggiunge l’agenzia Usa, ha spiegato che l’obiettivo verrà raggiunto attraverso una correzione di bilancio e tagli alla spesa. No comment da parte del premier per quanto riguarda l’eventuale stop all’aumento dell’Iva.

“Sono rimasto molto colpito dall’incontro che ho avuto oggi con i pezzi da 90 del business americano e mondiale”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta riferendosi al pranzo avuto da Bloomberg con numerosi esponenti di altissimo livello della finanza mondiale. “C’è grande interesse e grande voglia di investire in Italia. Tuttavia – ha aggiunto – la domanda è sempre la stessa e cioè se l’Italia è un paese stabile e credibile. Su questo io sto facendo la mia parte”.

”La legge di stabilita’ che stiamo per presentare sarà’ cruciale. Conterrà’ un programma di bilancio molto importante, che prevede anche un consistente taglio delle tasse sul lavoro, un punto per noi fondamentale”. Enrico Letta, anche a New York, alla sua prima volta nelle vesti di primo ministro, parla di economia e dei difficili passaggi che il suo governo e’ chiamato ad affrontare nei prossimi giorni. Dopo Ottawa, anche a margine dell’assemblea Onu, ospite del Council of Foreign Relations, conferma l’intenzione di tirare dritto con il suo governo ‘di servizio’, proponendo alla maggioranza, in occasione della legge di stabilita’ una linea chiara da seguire per tutto il 2014. Proprio nella sede di questo celebre think tank, lungo l’elegante Park Avenue, il suo predecessore, Mario Monti, annuncio’ l’anno scorso la sua discesa in campo. Oggi invece questo incontro cade nel mezzo di un delicato scontro sui temi della politica economica. E Letta non si sottrae alle domande, confermando di essere fiducioso che, malgrado le tante fibrillazione interne, alla fine ”prevarrà la stabilita”.

Tra il pubblico c’e’ anche Massimo D’Alema, a New York per partecipare ai lavori della Clinton Foundation. Al termine dell’incontro spiega che la sua presenza la’ ha un valore di vicinanza al governo italiano: ”Sono stato qui spesso in passato e mi sembrava normale esserci oggi ad ascoltare il presidente del consiglio italiano”. Un gesto di attenzione e di rispetto, malgrado sulle sorti di Telecom tra lui e Letta oggi si registrano vedute molto diverse. Soprattutto per quanto riguarda le modalità’ con cui venne privatizzata ai tempi del governo guidato proprio dal ‘leader Maximo’.

Gli interlocutori americani chiedono apertamente di Silvio Berlusconi e delle sue sorti giudiziarie, definendolo ”l’elefante nella stanza”, come dire il convitato di pietra. Letta si schermisce, ma non si sottrae: ”pensavo di parlare qui di primavera araba, e non di Berlusconi. Ma so che nel mondo globale dei media e’ un tema favorito. Questo e’ il gioco e sono pronto a giocarlo. Posso dirvi che troveremo una soluzione nel rispetto della legge e alla fine la stabilita’ prevarrà”’. Quindi ricorda che il suo governo ha portato avanti una importante riforma della giustizia civile: ”Tutti parlano dei problemi del penale, ma il nostro vero problema e’ la lunghezza dei processi civili. E’ il primo ostacolo per gli investitori stranieri quando tentano di venire da noi. Risolvere questo problema e’ una nostra priorità”.

Proprio per rilanciare l’immagine dell’Italia nei confronti degli investitori, Letta rilancia da New York il piano ‘Destinazione Italia’, per attrarre risorse. Prima al board del New York Times, poi durante un pranzo a Bloomberg con i massimi esponenti della comunità’ economica newyorchese, compreso il segretario al Tesoro Lew, Letta punta a rilanciare l’immagine dell’Italia come Paese credibile: ”In queste ore sto facendo incontri con molti investitori internazionali che guardano all’Italia con un punto interrogativo: vogliono capire – spiega – se e’ un paese stabile e se le cose che si dicono poi vengono fatte. Io qui porto il piano di ‘Destinazione Italia’, e l’impegno delle riforme strutturali che abbiamo fatto e che stiamo facendo e che fanno del nostro paese una realtà con i conti a posto, in grado di creare occupazione e crescita”. Un impegno che prosegue domani, quando Letta andrà’ a Wall Street e terra’ un breve intervento agli operatori della borsa più’ importante al mondo.

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“L’obiettivo del governo è realizzare dodici mesi consecutivi di crescita, e raggiungere stabilità politica, per far abbassare il tasso di interesse, che oggi è al 4,5%: l’anno prossimo lo vogliamo portare al 2%”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta, parlando a Wall Street a New York. “Questo è il motivo per cui sto cercando di insistere alla stabilità politica, perché è cruciale per noi. Purtroppo da secoli abbiamo avuto problemi in questo campo, ma oggi la situazione è migliorata”.

Il premier Enrico Letta, a New York per partecipare ai lavori della 68esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, fa tappa al Nyse, New York Stock Exchange, ha aperto le contrattazioni a Wall Street al suono della campanella alle 9:30. (le 15.30 ora italiana).

L’Italia “è un paese giovane e affidabile”, ed “è necessario continuare sulla via del consolidamento fiscale”, ha sottolineato. Letta vuole instaurare contatti con i poteri forti della politica e della finanza americana.

L’Italia è un paese dotato di una “forte cultura imprenditoriale, solide esportazioni e una buona presenza nei settori ad alta crescita (come moda e arredamento)”, ha detto parlando dal Nyse, rivolgendo agli investitori di Wall Street il progetto Destinazione Italia.

“Abbiamo intenzione di aumentare il valore degli asset italiani”, ha assicurato Letta, riferendosi al processo di privatizzazione, all’apertura e al facilitamento degli investimenti nei settori immobiliare e turistico, e all’aumento delle ipo sul mercato italiano.

Nel corso di una intervista rilasciata alla televisione di Bloomberg Letta ha parlato anche del nodo Telecom Italia, affermando che “il numero degli occupatu deve essere mantenuto” e aggiungendo che un altro nodo essenziale è l'”interesse strategico” della rete.

“Saremo molto, molto attenti, non vogliamo perdere su questo aspetto strategico dell’operazione. Non ci sono problemi di barriere, nè altro come problemi di passaporto per quanto riguarda i capitali“, ha spiegato.

E sulla cancellazione dell’Imu sulla prima casa “non è stata una concessione fatta a Berlusconi; l’ho fatta perché ne ero convinto, era nel mio programma ed era una riforma”.