Bollettino: crisi di governo in Italia e rischio di mancato accordo in USA sul bilancio fiscale 2014
MILANO (ADVISE ONLY) – La crisi di Governo in Italia, dovuta all’annuncio delle dimissioni dei Ministri PdL, alimenta il rischio politico e sistemico relativo al nostro Paese e all’intera euro zona, con impatti su rendimenti dei titoli di Stato e spread, in ovvio rialzo. Mercoledì è atteso il voto di fiducia al Governo Letta. A dimostrazione di come il mercato sia in attesa di conoscere gli sviluppi di questa crisi di governo, prima di prendere una posizione netta, lo spread Bund-BTP ha aperto a 290 per poi ripiegare verso quota 270.
Dall’altra parte dell’oceano, continua il braccio di ferro tra Repubblicani e Democratici e, salvo un accordo in extremis, a mezzanotte inizierà il “shutdown“: se così fosse, da domani, molti dipendente pubblici lavoreranno senza stipendio ed altri perderanno il lavoro (circa 800 mila secondo Bloomberg).
Economia
- Europa: i dati sul PMI composito hanno confermato il buon momentum della zona euro. Aumentano i nuovi ordini ed il ritmo di riduzione del personale ha toccato il minimo da quando l’occupazione ha iniziato a diminuire (gennaio 2012). In Francia il PIL del secondo trimestre è cresciuto dello 0,5% mentre negli UK dello 0,7% .
- USA: continua il percorso irregolare di miglioramento del mercato del lavoro, come mostrano anche i dati contrastati degli indici di fiducia dei consumatori. L’economia USA registra un tasso di crescita del PIL nel secondo trimestre dell’anno in linea con il dato dei tre trimestri precedenti.
- Giappone: aumenta l’inflazione, inoltre i dati sull’attività economica segnalano un’economia “che tira”.
- BRIC:positivo il dato relativo all’indice PMI manifatturiero cinese uscito in settimana.
Mercati
- Borse del mondo: in settimana Italia +0,1% , Spagna +0,4%, Portogallo -0,5%, Irlanda -0,9%, Germania -0,4%, Francia -0,7%, UK -1,5%, USA -1,2%, Giappone +0,1%, Cina -1,5%.
- Obbligazioni governative e corporate: nel complesso è stata una settimana positiva per tutta l’asset class ed in particolare per il segmento Investment Grade; in controtendenza l’Italia, dove i rendimenti delle obbligazioni governative sono aumentati con l’inasprirsi del dibattito politico.
- Commodities e valute: registrano variazioni di segno opposto oro e petrolio (positivo il metallo giallo e negativo il brent); il cambio euro/dollaro è stabile a 1,35; si apprezza lo yen verso tutte le principali divise.
Da tenere d’occhio questa settimana
I dati macroeconomici che verranno pubblicati nel corso della settimana (scarica il Bollettino per sapere il giorno e ora):
- Europa: i dati sul PMI manifatturiero (Italia, Spagna e UK) e la decisione della BCE sui tassi d’interesse;
- USA: il tasso di disoccupazione, l’indice ISM manifatturiero e la variazione dell’occupazione;
- Giappone: il tasso di disoccupazione e l’indice d’attività manifatturiera;
- BRIC: indice PMI manifatturiero e indicatore economico avanzato cinese, indice PMI manifatturiero e la produzione industriale in Brasile.
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