NEW YORK (WSI) – Non potendo permettersi di comprare una banca i membri dell’associazione Occupy Money hanno deciso di creare la loro carta bancomat.
Carne Ross, un ex diplomatico britannico e attuale rappresentante del Consiglio di Amminstrazione della cooperativa, ha raccontato al sito dell’emittente Abc che le intenzioni del gruppo sono serie e che sono in con l’agenda del movimento Occupy Wall Street nato ormai più di due anni fa per protestare contro i grandi poteri della finanza.
“Comprare una banca resta un’opzione per noi. Ma alla fine abbiamo pensato che l’idea (di un bancomat) era la migliore per ottenere un prodotto finanziario là fuori”.
Sul suo sito la cooperativa dice di puntare a reperire 1 milione di dollari per poter mettere in commercio la carta.
Il pubblico a cui mira è “chiunque non si senta parte del sistema bancario attuale”, comprese le persone che non possono avere un conto in banca per via dei loro trascorsi finanziari.
Non è sicuro che l’iniziativa riscontri successo e gli stessi manifestanti di Occupy Wall Street hanno espresso qualche dubbio. Prima di tutto per il fatto che la carta, sebbene venga concessa gratuitamente, avrà dei costi di commissione: 1,95 dollari per ogni prelievo dagli sportelli bancomat e 99 centesimi per controllare i saldi di bilancio.
In secondo luogo per la sospetta provenienza dei creatori del progetto, che hanno peraltro firmato un accordo con Visa per lanciare il prodotto su scala globale.
Guardando alle biografie dei membri del board di Occupy Money si scopre che hanno lavorato per multinazionali come Blackberry e Deutsche Bank, nonché per la Federal Reserve.
I critici ritengono di conseguenza che la mossa di produrre una carta con quel nome potrebbe essere un’iniziativa a meri fini commerciali.
Come ha fatto notare con tono ironico la scrittrice e poeta Suzahn Ebrahimian sulle pagine della rivista Tidal: ci offrono “un’opzione in un sistema che ci sta mandando tutti in malora a un prezzo così ragionevole!”