ROMA (WSI) – Vetrine infrante, scontri con la polizia, episodi di violenza che vanno avanti da ore. Mosca nel caos totale, in quella che è la più grande protesta della città in tre anni. Presi di mira gli immigrati.
I manifestanti, intonando canti razzisti, hanno preso d’assalto negozi e altri siti noti per aiutare gli immigrati a trovare lavoro: la miccia delle violenze è stata l’uccisione di un giovane russo da parte di un uomo del Caucaso.
Stando a quanto riporta il New York Times, la protesta era iniziata in modo pacifico; successivamente, sono intervenuti grupppi di uomini che hanno iniziato a cantare “Potere bianco!”, facendosi largo tra la folla e frantumando le vetrine di uno shopping center.
Le strade si sono riempite di diverse migliaia di persone, alcune delle quali si sono dirette a un magazzino di verdure presso cui lavorano immigrati che provengono dal Caucaso e dall’Asia centrale.
La polizia moscovita ha dichiarato che diversi uomini delle forze dell’ordine sono rimasti feriti e che 380 persone sono state arrestate.