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Wall Street in rialzo, brinda ad accordo sul debito

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NEW YORK (WSI) – Dopo un’apertura in rialzo, gli indici di Wall Street accelerano festeggiando il raggiungimento di accordo sul tetto del debito in Senato per rifinanziare il governo e alzare il tetto sul debito americano. La misura, che deve ancora essere votata dal Congresso, consentirebbe di riaprire il governo federale e di evitare il temuto default degli Stati Uniti. A fine seduta, il Dow Jones segna un aumento dell’1,35% a 15.373 punti, il Nasdaq guadagna l’1,19% a 3.839 punti mentre lo S&P 500 fa +1,41% a 1.722 punti.

Nonostante lo shutdown, il Beige Book della Federal Reserve ha registrato negli ultimi mesi una crescita dell’economia americana da “modesta a moderata”. Il petrolio ha finito la seduta in rialzo: il contratto con consegna a novembre ha guadagnato 1,8 dollari, l’1,1%, a 102,29 dollari il barile. Nel frattempo, i titoli di Stato americani continuano positivi con rendimenti in perdita al 2,67% per il bond decennale, benchmark del settore, e al 3,73% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro guadagna terreno a 1,3535 dollari mentre il biglietto verde avanza sullo yen a 98,75.

Tornando allo scampato pericolo default, l’intesa raggiunta oggi consente l’innalzamento del debito sino al 7 febbraio e il finanziamento delle agenzie governative fino al 15 gennaio. Si tratta dunque di una soluzione temporanea che non esclude, una volta risolti sia al Senato che alla Camera dei rappresentanti tutti gli ostacoli procedurali per approvare il provvedimento entro domani, che la questione si possa ripresentare all’inizio dell’anno prossimo. Il leader della maggioranza democratica a Senato, Harry Reid, e quello repubblicano Mitch McConnell, hanno annunciato in aula l’intesa bipartisan sull’innalzamento del tetto del debito e la fine dello shutdown.

Il testo dovrebbe essere presentato nel corso della giornata al voto della Camera dei rappresentanti a maggioranza repubblicana che potrebbe sbloccare lo stallo sul bilancio degli Stati Uniti alla vigilia della scadenza oltre la quale gli Usa rischiano il default. Sia i Repubblicani che i Democratici sono tuttavia fiduciosi che il provvedimento passi pure alla Camera. A questo proposito lo staff del Repubblicano John Boehner ha ribadito che sarà la Camera, di cui è speaker, a votare per prima il testo dell’accordo raggiunto al Senato. Un portavoce della Casa bianca, riportando la reazione del presidente Barack Obama, ha auspicato che l’accordo venga approvato rapidamente.

Fitch ha messo sotto osservazione, in credit watch negativo, la tripla AAA degli Stati Uniti e l’ex capo economista del Fondo monetario internazionale paragona la crisi del debito Usa a quella missilistica di Cuba.

Il Premio Nobel per l’economia Edmund Phelps ricorda poi che l’economia americana è molto malata, almeno dagli anni ’70. Leggi cosa è il tetto sul debito.

Intanto la stagione delle trimestrali entra nel vivo: 22 società scambiate sullo S&P 500 pubblicheranno i loro conti. Tra queste, Bank of America ha comunicato di aver archiviato il terzo trimestre del 2013 con un utile netto di 2,5 miliardi di dollari a fronte dei 340 milioni dello stesso periodo di un anno fa. L’utile per azione è risultato così pari a 0,20 dollari contro i 0 dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato è migliore delle attese degli analisti, che in media si aspettavano un utile per azione di 18 centesimi. Inferiore alle attese, invece il dato sui ricavi, saliti del 5,4% a 21,53 miliardi. Nei nove mesi terminati a settembre, l’utile netto è salito a 8 miliardi dai 3,5 miliardi dei primi nove mesi 2012. Rispetto allo stesso trimestre 2012, si legge in una nota, i risultati dei tre mesi terminati a settembre 2013 sono legati a un miglioramento della qualità del credito, a minori spese e a miglioramenti nei redditi da investimenti azionari, nell’attività di broker e da interessi netti. Pesano invece inferiori redditi da mutui e l’impatto negativo legato al ricalcolo di alcune voci fiscali.

A tal proposito, tra gli utili, Yahoo! in crescita +2% dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio, che hanno battuto le stime; Intel -1,6% dopo i conti e l’annuncio sul ritardo del lancio di una nuova linea di processori.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,08% a $1,3534, dollaro/yen +0,56% a JPY 98,71. Euro/franco svizzero +0,19% a CHF 1,2363, euro/yen +0,66% a JPY 133,61.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,12% a $101,33 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,20% a 1.275,60.