ROMA (WSI) – Alcuni gruppi di manifestanti stanno lasciando piazzale di Porta Pia da ieri teatro della acampada post-corteo. “Siamo di Milano e stiamo andando a prendere il pullman per tornare a casa”, spiega una ragazza. Mentre un altro manifestante riferisce: “Noi andiamo a Brescia”. Nella piazza rimangono diverse tende, e alcuni manifestanti si sono attrezzati per mangiare in strada; altri sono seduti per terra e trascorrono il tempo cantando e suonando davanti una banca. Sugli striscioni che restano visibili nella piazza alcuni recitano: “basta sfrattare, le case ce le dovete dare!”, “riprendiamoci la città” e “sei anni di crisi per noi, lusso per pochi”.
E’ passata tranquilla la notte a piazzale di Porta Pia dove alcune decine di antagonisti protagonisti della manifestazione di ieri contro l’austerità economica hanno piantato numerose tende. Stamani i giovani che hanno dormito nel piazzale, intorno al monumento al Bersagliere, hanno ripulito impegnati sommariamente l’area.
Manterremo un presidio di tende fino all’incontro con il ministro Lupi martedì, quando ci sarà una nuova manifestazione per far sentire forte la nostra voce”. Lo annuncia Luca Fagiano, esponente dei Movimenti per il diritto all’abitare, dall’assemblea degli antagonisti a Porta Pia, a Roma. “Per quanto riguarda i manifestanti venuti da fuori, oggi alcuni pullman ripartiranno – continua -, ma proseguiranno le mobilitazioni nelle loro città. Da qui oggi é nato un movimento di movimenti”.
[ARTICLEIMAGE] Gli organizzatori del corteo di ieri hanno convocato un’assemblea sotto la statua del Bersagliere. Un incontro pubblico a cui è stata invitata “la città di Roma, anche quella che ieri non c’era”, che rappresenti un momento di “discussione e rilancio del percorso” iniziato con la manifestazione del 19 ottobre. “I numeri e la qualità della partecipazione alla giornata di mobilitazione del #19o mostrano che le strategie di panico non hanno funzionato. Il messaggio del terrore non ha tenuto la gente a casa” si legge sul sito degli organizzatori. Ed ecco perché “l’acampada non è il punto di arrivo ma l’inizio della sollevazione: un contributo all’innesco di un processo sociale più generalizzato di partecipazione e riappropriazione”.
[ARTICLEIMAGE] C’è chi suona i bonghi, chi improvvisa una partita di pallone in mezzo alla strada, chi mangia un panino e chi ancora dorme in tenda. Si e’ presentata così, all’indomani del corteo, l’Acampada dei manifestanti antagonisti a Porta Pia. In piazza sono stati esposti striscioni, bandiere e manifesti: “Riprendiamoci la città”, recita uno di questi, mentre sul monumento al Bersagliere sventola una bandiera No Tav e un lenzuolo con su scritto “Stop sfratti, sgomberi, pignoramenti”.
Tante le tende, molti leggono sui giornali gli articoli sulla manifestazione. Uno dei manifestanti, Paolo Teani (As.I.A Bergamo, movimento per la casa) spiega: “Ieri c’erano frange un pò più colorite ma la maggior parte del corteo era arrabbiato, non violento. Vogliamo andare via con risposte concrete. Siamo venuti a Roma per chiedere cose reali, non parole: stop agli sfratti, autorecupero di case sfitte; un piano che dia risposte a chi paga una crisi di cui non ha colpa”. Un altro manifestante risponde così a chi gli chiede quando andranno via dalla piazza: “Questa mattina faremo un’assemblea e lì si vedrà”.
[ARTICLEIMAGE] Alfano, meglio di quanto Cassandre sperassero – “E’ andata veramente molto meglio di quanto tante Cassandre sperassero”. Lo dice il ministro dell’Interno Angelino Alfano in una dichiarazione ai Tg. “Ancora una volta lo Stato si è dimostrato più forte di chi vuole sovvertire le sue leggi: le forze dell’ordine hanno contenuto, arginato, e battuto le forze del disordine”.
“Abbiamo espulso 5 black bloc francesi, abbiamo fermato sedici persone e tutto è andato bene”: ha spiegato il ministro Alfano, in una dichiarazione ai tg. “Ricordo che si è trattato di un week end molto lungo, preceduto da un concerto che lasciava presagire cose molto negative e anche da una partita di calcio” ha aggiunto il vicepremier, che ha ringraziato le forze dell’ordine. “Ringraziamo gli oltre quattromila agenti che in strada hanno come sempre fatto il loro lavoro, con sacrificio e rischiando anche sul piano fisico, e ringraziamo davvero di cuore quella parte larghissima dei partecipanti che si sono mostrati pacifici e anzi contrari a coloro i quali volevano andare contro le leggi” ha detto il ministro dell’Interno. (ANSA)