NEW YORK (WSI) – Le automobili del futuro si prospettano essere sempre più autonome e indipendenti, ma gli esperti del settore mettono però in guardia da un nuovo problema che potrebbe sorgere: la manomissione delle automobili.
Si tratterebbe del controllo della propria vettura da parte di criminali, attraverso i computer portatili. Un problema non da poco e che le case automobilistiche stanno cercando da anni di venirne a capo.
La CNBC riporta che vi sono già migliaia di macchine sul mercato con controlli semi automatici, nel senso che in parte sono guidate dalla tecnologia. E si prevede che dal 2020 le macchine diverranno completamente autonome, la BMW infatti ha già creato i primi prototipi che non hanno bisogno della guida.
Il problema però rimane, come hanno fatto vedere alcuni hacker durante una conferenza a Las Vegas.
Charlie Miller e Chris Valasek hanno dimostrato quanto è semplice prendere il controllo di una Toyota Prius e di una Ford Escape, usando solamente un computer portatile.
Hanno preso il controllo del volante intelligente, dei dispositivo per frenare, dell’accelleratore, del clacson e delle luci. L’unica cosa che hanno evitato, ma si potrebbe fare, è stato il controllo del serbatoio, mostrandolo pieno di gas quando in realtà era vuoto.
Il tutto è stato fatto usando un vecchio portatile della Nintendo.
“Le automobili non sono più come quelle di una volta -hanno dichiarato i due hacker- oggi contengono un così alto numero di componenti elettroniche senza le quali non si potrebbe far funzionare la macchina. Il problema è che qualora il browser vada in tilt, tutto verrebbe compromesso, con il rischio aggiunto di perdere il controllo della vettura”
Cindy Knight, una delle dirigenti della Toyota, ha dichiarato in proposito: “La cyber-security è un qualcosa che riguarda tutta l’industria automobilistica. Noi cerchiamo di migliorarci continuamente, prendendo la cosa molto seriamente”
Ma rimane il fatto che non si potrà mai garantire che un sistema elettronico diventi impossibile da piratare, come dimostrano le parole di Troels Oerting, dell’Europol, l’agenzia anticrimine dell’Unione Europea: “Nonostante tutte le rassicurazioni che si possono dare, rimane il fatto che non ci potrà mai essere una garanzia che un sistema elettronico sia sicuro. Il motivo è semplice, i miglioramenti elettronici vanno di pari passo con quelli dei criminali. È quindi importante che, sia la gente che chi produce automobili, siano consapevoli di questo e che non abbiano il terrore che le proprie macchine possano venire manomesse ogni cinque secondi”.