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Si compra rischio e l’America beneficia del calo dollaro

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LEGNANO (WSI) – I movimenti che abbiamo visto ieri chiarificano, semmai ce ne fosse bisogno, come gli investitori stanno ragionando e quali possano essere le loro aspettative.

Dollaro giù e borse su, perché?

La risposta, se ci leggete da tempo, appare scontata, ma vogliamo precisare il nostro pensiero: con i dati sulla disoccupazione che hanno mostrato 148.000 posti di lavoro creati contro aspettative pari a 180.000, pur essendo di fronte ad un tasso di disoccupazione in decrescita a livello di numeri (ma a livello pratico abbiamo una minor partecipazione delle persone alla forza lavoro), gli investitori hanno compreso come il tanto chiacchierato tapering potrà essere, con alta probabilità, rimandato all’anno nuovo, il che ha portato ad acquistare rischio e a vendere dollari, in una combinazione di vendite “punitive” per la valuta (ottima cosa per l’America, paradossalmente data la debolezza della domanda aggregata interna) e di vendite per finanziare proprio gli acquisti di rischio, fattore molto più debole rispetto al primo.

Correzioni possibili?

Assolutamente sì, data la natura di breve termine dei flussi, e le prime avvisaglie ci arrivano da questa notte, durante la quale è stato pubblicato il dato sull’inflazione australiana, in diminuzione di 0.2 punti percentuali rispetto al precedente 2.4% (2.2%), il che ha portato a liquidazioni delle posizioni lunghe create ieri sui NFP dove i dollari sono stati venduti dappertutto (ad eccezione del petrolio, dove il movimento è durato veramente poco a conferma del trend ribassista in atto e decorrelato rispetto a tutto il resto dei movimenti) a causa del fatto che le aspettative potrebbero vedere i tassi della terra dei canguri fermi durante la prossima riunione della Banca Centrale. Anche sul fronte borse, dopo le belle salite, vedendo come si è comportato il Nikkei potremmo assistere a tentativi di correzioni, soprattutto sul versante europeo, dove l’euro e la sterlina, tipicamente dormienti di notte, hanno tentato di correggere a ribasso sulle prese di profitto dopo le salite di ieri.

QUADRO TECNICO

EurUsd: stiamo consolidando sopra la media a 21 oraria e abbiamo avuto evidenza che spostandoci su un 4 ore e curando i supporti statici e dinamici (punti ed EMA21) visti un paio di giorni fa abbiamo fatto una buona scelta.. Curiamo la possibile formazione di una divergenza ribassista a 4 ore e più nel breve un potenziale appoggio sui supporti dinamici dati dalla media, tenendo conto che un ritorno sotto 1.3750 potrebbe dare il là ad approfondimenti sulla debole correzione vista.

UsdJpy: rafforzamento importante dello yen durante la notte, che ci conferma la correlazione esistente tra UsdJpy e borse asiatiche. Il fatto che il mercato ieri sui NFP sia sceso e abbia recuperato in fretta su questo cambio conferma quanto visto sopra circa le vendite di valute a basso rendimento per finanziare il rischio (qui c’è una combinazione di dollaro e yen, entrambe nella situazione descritta). Tecnicamente dobbiamo attendere eventuali correzioni per valutare vendite sulle resistenze (le prime passano lontane verso 97.60 e si estendono fino a 97.75, sopra questo livello è possibile attendersi risalite verso 98.00) o approfondimenti sotto 97.10, che potrebbero far scendere le quotazioni verso 96.80.

EurJpy: arrivo sui primi supporti di breve durante la notte per il cross, dove è possibile cominciare a valutare potenziali acquisti di euro dato il buon R/R offerto dall’impostazione tecnica. Sotto l’area di 133.75 potrebbero verificarsi dei tentativi di discesa che potrebbero prendere corpo oltre 60, verso 133 ¼.

GbpUsd: correzione verso i supporti di 1.6175 per la sterlina, che potrebbero estendersi fino ad area 1.6145, dove sarà possibile eventualmente valutare degli acquisti di sterlina, dato il buon R/R dell’impostazione che potrebbe vedere ulteriori discese una volta superata area 1.6110. La lontananza dei livelli suggerisce però molta attenzione nell’operatività intraday per oggi sul cable.

AudUsd: prime tenute dei supporti per l’aussie dopo i forti movimenti durante lo shift asiatico. Buon R/R per valutare acquisti di australiano, tenendo conto che un superamento dei minimi notturni potrebbe riproporre il raggiungimento di area 0.9600 da non escludere assolutamente come possibilità, che offrirebbe un R/R migliore rispetto ai primi supporti con livelli dove eventualmente valutare reverse short sotto 0.9565.

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