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Iran, la nuova frontiera degli investimenti

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TEHERAN (WSI) – E’ l’Iran la nuova frontiera degli investimenti. Lo dicono gli analisti interpellati dall’emittente Cnbc. Il lento disgelo delle relazioni diplomatiche con la Repubblica Islamica potrebbe infatti aprire le porte agli stranieri.

Il Paese ha una popolazione di 77 milioni di persone (un dato tre volte superiore alla media della regione), secondo i dati della Banca Mondiale e, secondo la US Energy Information Administration, conta sulla quarta più grande riserva di petrolio al mondo oltre che sulla seconda maggiore riserva di gas naturale, subito dopo quella russa.

La Borsa di Teheran annovera su 339 aziende con una capitalizzazione di mercato complessiva di 104,21 miliardi dollari. Sven Richter, responsabile mercati di frontiera presso Renaissance Asset Managers, sta guardando da vicino il Paese. “E’ un mercato relativamente grande e liquido, capace di attratte l’attenzione degli investitori, tanto più che tratta a valutazioni accattivanti e comprese tra le 7 e le 11 volte l’utile” ha dichiarato l’esperto a Cnbc, per poi aggiungere: “il listino di Teheran potrebbe essere una parte interessante di un fondo di frontiera”.

Anche gli imprenditori stanno guardando più da vicino il Paese. Martin Sorrell, ceo di WPP, la più grande società di pubblicità al mondo per fatturato, ha incluso l’Iran in un elenco di mercati di frontiera che la società stava prendendo in considerazione soprattutto dalle recenti elezioni presidenziali, ovvero da quando l’evoluzione politica del Paese lascia ben sperare.
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Certo rimane il problema delle sanzioni internazionali e, conseguentemente, la volatilità della valuta locale (si tratta di fatto di una vera e propria guerra economica visto che una moneta debole rende le importazioni più costose e colpisce qualsiasi cosa denominato in rial). Fattori ovviamente a valutare prima di considerare un investimento nel Paese che tuttavia sembra, seppure lentamente, avviarsi verso l’uscita dall’isolamento internazionale.