LONDRA (WSI) – La compagnia irlandese Ryanair diventerà ancora più a buon mercato. Il gruppo, tra i primi a lanciare il low cost nel settore dei viaggi in aereo, ha registrato nel primo semestre un utile netto di 602 milioni, in frazionale aumento (+1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Alla chiusura della trimestrale, il 30 settembre, l’azienda di Dublino guidata da Michael O’Leary ha anche lanciato un profit warning per l’intero esercizio, prevedendo un’ulteriore sforbiciata sul costo del biglietto aereo.
La compagnia low-cost prevede di chiudere l’anno fiscale 2013-2014 con profitti compresi tra 500 e 520 milioni, in ribasso rispetto alla precedente guidance che indicava un risultato tra 570 e 600 milioni, proprio a causa della persistente pressione sul fronte tariffario.
Si tratta della prima volta in cinque anni che i profitti scenderanno. Secondo l’economista di IG Brenda Kelly il profit warning non può semplicemente essere giustificato con la lenta ripresa dell’Europa. C’è qualcos’altro che non va.
“Il concetto di low cost creato da Ryanair è stato cannibalizzato da altre compagnie aeree e reso di conseguenza la concorrenza nello spazio difficile come mai prima d’ora”.
Ryanair si attende per il terzo trimestre che le tariffe scendano di un ulteriore 9% e per il quarto trimestre del 10%.
In Borsa il titolo Raynair crolla a metà mattinata del 10% circa a 5,5 euro.