ROMA (WSI) – In attesa delle primarie del’8 dicembre, il Pd cresce ancora, portando la coalizione del centrosinistra (con Sel) al 36,5%.
Secondo il sondaggio sulle intenzioni di voto alla Camera elaborato da Emg e diffuso, ieri sera al TgLa7 condotto da Enrico Mentana, se si andasse ora al voto il centrosinistra sarebbe sempre più in vantaggio con il 36,5% mentre il centrodestra sarebbe al 33,1%.
In lieve calo il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che si attesterebbe al 20,4% (-0,6%).
Le rilevazioni indicano che nella coalizione di centrodestra, in calo sarebbe solo il Pdl-Forza Italia che perderebbe lo 0,4% e andrebbbe al 23,7%, la Lega Nord-Lista Lavoro e Libertà sarebbe stabile al 4,2%, Fratelli D’Italia avrebbe il 2,5% e la Destra resterebbe all’1,2%. Altri partiti di centrodestra (Grande Sud, Mpa, Intesa Popolare, Mir, Pensionati, Liberi per l’Italia Equa) raggiungerebbero l’1,5%.
Nella coalizione di centrosinistra, continua a crescere il Pd che arriverebbe al 30,5%, Sel invece fletterebbe al 4,4% (-0,3%), Psi sarebbe allo 0,8% (-0,1%). Altri partiti (Centro democratico e Svp) totalizzerebbero lo 0,8%.
Al centro, Scelta civica per l’Italia risalirebbe leggermente al 3% e l’Udc arriverebbe al 2,1%. Nel suo complesso la coalizione raccoglierebbe il 5,1%. Infine, tutti gli altri partiti, tra cui Rifondazione comunista (1,2%), l’Idv (0,9%), Verdi (0,7%), Fare-Fid (0,6%), Fli (0,4%) e altri ancora (1,1%) avrebbero il 4,9%.
L’astensione sarebbe al 32,7%, le schede bianche all’1,9% e gli indecisi al 15,7%. Scende di 1 punto la fiducia nel premier Enrico Letta, al 32%.
Per capire perché il PD non ha vinto alle Elezioni del febbraio 2013, l’Istituto Demopolis ha analizzato, per il programma Otto e Mezzo su La 7, le ragioni del mancato successo alle ultime Politiche nella percezione degli elettori: la maggioranza assoluta degli intervistati è convinta che abbiano pesato la scarsa incisività di Bersani nella comunicazione e una certa inerzia nelle ultime settimane di campagna elettorale.
Per il 34% degli elettori del PD ha inciso anche la sottovalutazione della forza di Grillo, per il 25% il rischio percepito di una possibile continuità con la politica economica del Governo Monti.
Dopo la delusione elettorale e le successive vicende politiche che avevano portato in maggio il Partito al 23%, è iniziata da qualche settimana una fase di netta ripresa del consenso che – secondo il Barometro Politico dell’Istituto diretto da Pietro Vento – porta oggi il PD a sfiorare la soglia del 30%: le Primarie, come già lo scorso anno, sembrano determinare un effetto rivitalizzante per il consenso.
Ma che cosa servirebbe al PD per vincere le prossime elezioni? La risposta, fornita dal 67% degli elettori intervistati per LA7 da Demopolis, è netta: maggiore attenzione ai problemi reali degli italiani. Il 41% vorrebbe più coesione all’interno del Partito. Quasi quattro su dieci indicano l’esigenza di recuperare l’area del non voto e dei delusi, anche attraverso una comunicazione più efficace.
Nota metodologica ed informativa
L’indagine è stata condotta il 30 ed il 31 ottobre 2013, per il programma Otto e Mezzo (LA7), dall’Istituto Demopolis, su un campione di 1.008 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Direzione della ricerca a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione CATI-CAWI di Marco E. Tabacchi. È stato effettuato un ampio sovra-campionamento supplementare tra gli elettori del PD. Metodologia completa ed approfondimenti