ROMA (WSI) – E’ necessario “mettere in sicurezza la ripresa economica, ridurre la frammentazione nell’area euro e continuare il processo di riforma strutturale e istituzionale”. E’ quanto ha affermato il numero uno della Bce, Mario Draghi, sottolineando come i temi chiave siano la politica monetaria e l’Unione bancaria.
“Entro fine gennaio prevediamo di annunciare i parametri chiave degli stressi test sulle banche”, ha sottolineato. Sulle condizioni di salute in cui versa l’Eurozona, ha ammesso che la “situazione nell’area euro è molto migliorata nell’ultimo anno, ma dobbiamo ancora far fronte a una considerevole sfida”.
Riguardo al basso livello dei tassi di interesse e all’eventuale pericolo ce il loro valore metta in pericolo la stabilità dei prezzi, “al momento non ci sono indicazioni in tal senso”.
Le preoccupazioni della Bce sono tra l’altro per la debolezza e non per l’eccesso di inflazione. “Il nostro mandato è simmetrico: la stabilità dei prezzi vale in entrambe le direzioni”.
Leggi Draghi si difende a Berlino, poi si schiera dalla parte dei tedeschi.
Nella giornata di ieri Draghi aveva difeso le sue scelte, per poi schierarsi però dalla parte di chi lo accusava. Davanti a una platea di tedeschi Mario Draghi non solo ha dovuto giustificare la decisione di tagliare il costo del denaro al minimo storico di 0,25%, ma si è sentito anche in dovere di fare assicurazioni alla Germania. Il numero uno della Bce si è guadagnato gli applausi calorosi del pubblico citando Abraham Lincoln: “non è rendendo il più forte debole, che si rende il più debole forte”. Poi però aveva anche sottolineato: “Noi non siamo tedeschi…agiamo per l’Eurozona nel suo complesso”.