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Analisi tecnica: i supporti cruciali per lo S&P e il Dow Jones

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LEGNANO (WSI) – Continua la tecnicità dei mercati in assenza di fattori fondamentali. Soltanto alcuni dati sull’immobiliare americano in grado di far correggere lievemente il dollaro americano, con le materie prime in rimbalzo dopo i minimi di breve periodo toccati.

Quadro di riferimento

Quanto visto fin’ora può rappresentare il quadro di riferimento all’interno del quale ci siamo mossi durante la giornata di ieri, mancano soltanto le borse all’appello, con il Dax che è riuscito a compiere nuovi massimi assoluti superando persino la quota psicologica di 9,300 punti e restituendoci così un massimo pari a 9,325, livello che ora verrà preso come riferimento dagli investitori per l’operatività.

Le materie prime, con gli occhi puntati soprattutto su oro e petrolio, dopo una mattinata di consolidamento sui livelli di minimi relativi toccati dai prezzi dopo l’apertura asiatica sono riuscite a compiere dei rimbalzi tecnici resi possibili dal fatto che le borse europee ed americane (con l’eccezione dell’apertura in territorio positivo del Dax) hanno trovato un momento di pausa, dove si è cercato di far partire prese di profitto non andate tuttavia a buon fine, il che ci fa capire come ci potremmo trovare di fronte ad una fase laterale di consolidamento, in attesa di qualche notizia che possa giustificare nuovi acquisti, tenendo comunque presente il fatto che sotto determinati punti tecnici andremo a considerare la possibilità di assistere a buone prese di beneficio, da sfruttare operativamente.

Ci riferiamo ai primi livelli di supporto passanti per 1,775.00 sullo S&P500 ed a 15,830 per il Dow Jones, con i punti di attenzione intraday che passano molto piĂą in alto (rispettivamente 1,797.50 e 16,045) che non dovrebbero comunque portare ad estensioni oltre 1,788.00 e 16,015.

Petrolio: quadro giornaliero interessante

Ci troviamo sotto la media mobile a 21 periodi daily, che coincide con i punti statici di minimo toccati in precedenza e con il 61.8% del ritracciamento di Fibonacci tracciato a partire dai minimi di aprile, livello rotto il primo giorno di novembre e sul quale ci siamo portati con un ritracciamento.

Ci troviamo altresì all’interno di un canale ribassista molto preciso che contiene le quotazioni a partire dalla discesa da 110.00, vicini alla parte alta di esso. E’ possibile dunque impostare due tipologie di operatività, entrambe buone dal punto di vista del rapporto tra il rischio ed il rendimento potenziale offerto dalle due strategie (fattore di assoluta importanza da considerare nel trading).

E’ possibile attendere le quotazioni sulle resistenze passanti intorno a 96.00 per iniziare ad impostare delle vendite (area estendibile fino a 97.30) con stop e reverse sopra quest’ultimo livello, ovvero attendere discesa sotto gli ultimi minimi segnati (operativamente considerare l’area che passa sotto 92.15 non sembra una malvagia idea, con l’idea di stopparsi, questa volta in maniera secca, se il mercato dovesse chiudere sopra area 93.35. Continuiamo a seguire questa impostazione, i livelli vanno ragionati in chiusura di giornata e potremmo aggiornarli in base alle price action intraday, sta di fatto che il quadro generale di valutazione (sul quale non andare ancora ad inserire ordini in macchina) rimane quello visto, a nostro parere.

QUADRO TECNICO

EurUsd: l’euro è andato a correggere durante la giornata di ieri, con la strategia difensiva che ha salvato la situazione dopo che il mercato ha abbandonato i livelli di supporto statici passanti per 1.3520. Dopo un primo tentativo di rottura di area 1.3510 (che valutavamo operativamente su 1.3505) il mercato ha tentato dei rimbalzi fermatisi sui supporti rotti per poi effettuare la rottura che ha condotto le quotazioni in area 1.3485, dalla quale siamo partiti con forti acquisti in grado di far ritornare i prezzi ben al di sopra di 1.3500. Siamo ora all’interno di una fase laterale che si sta sviluppando tra 1.3520 e 1.3540, livelli sui quali curare eventuali aumenti di volatilità, con i primi da poter sfruttare come supporti con una strategia difensiva alla pari di quella vista ieri e con i secondi sui quali pensare a potenziali acquisti di euro per rivedere i massimi. Il Risk reward non è dei migliori.

UsdJpy: la divergenza oraria ribassista ipotizzata ieri mattina, con potenziali target in area 101.35 ha portato a buoni risultati, con i prezzi che hanno raggiunto l’area di profitto senza superarla, andando così a confermare l’importanza della stessa, che ora cureremo come supporto statico e dinamico (per questo livello passa anche la parte bassa della bandiera di potenziale continuazione che si è formata ieri sempre su un orario) sul quale ipotizzare acquisti di dollaro, tenendo conto che soltanto sotto 101.10 potrebbero cominciare a formarsi idee di ribassi consistenti. In caso di avvicinamento ai massimi, manteniamo l’area di 101.95 come scoglio da superare per assistere a tentativi di sforamento rialzista di 102.00, con 102.15 a fare da scoglio prima del raggiungimento della potenziale area passante tra 102.40 e 102.50.

EurJpy: buon funzionamento anche qui della divergenza ribassista individuabile ieri mattina, con i prezzi che si sono avvicinati all’area di target passante per 137.00, dove ora stiamo facendo base. La parte bassa della potenziale figura di continuazione a bandiera oraria passa dove si trova la media mobile a 100 periodi, e coincide con i punti statici di supporto più importanti visti ieri (136.50). Il fatto che per il momento non siano stati formati minimi sotto l’area di 137.00 può farci maturare l’idea di cominciare ad impostare acquisti sopra questo livello, tenendo delle cartucce se il mercato dovesse arrivare ai supporti principali, per delle ripartenze verso i massimi, raggiungibili anche in caso di sforamento diretto di area 137.75, con 136.00 raggiungibile in caso di passaggio oltre il livello di 136.35.

GbpUsd: l’area passante tra la media a 21 ed il livello di 1.6180 ha retto durante la mattinata, portando i prezzi a tentare delle risalite che non si sono spinte oltre l’area di 1.6200 e la strategia difensiva che prevedeva eventuali short sotto 1.6165 (ci siamo accorti questa mattina di un typo, ma leggendo il quadro di ieri si capiva che il livello studiato non poteva essere superiore a 1.6180, ci scusiamo per questo) ha condotto esattamente verso 1.6135/40, area di target ed oltre la quale non ci attendevamo di poter arrivare. Siamo ora sotto le medie mobili orarie che non hanno ancora incrociato a ribasso, e che non ci forniscono un quadro tecnico preciso per la giornata di oggi, nemmeno unendole agli altri livelli di analisi che solitamente utilizziamo. Curiamo con attenzione soltanto i punti statici, oltre i quali è possibile attendersi accelerazioni nell’ordine dei 30 punti. Ci riferiamo a 1.6130 e 1.6180. Anche qui il R/R non è ottimale.

AudUsd: bella la divergenza rialzista che si è confermata ieri mattina e che ha condotto i prezzi all’interno dell’area ipotizzata, tra 0.9180 e 0.9215 dove avevamo ipotizzato già ieri possibilità di impostare delle vendite di dollaro australiano. Fino a quando non torneremo sopra l’area di 0.9230, che potrebbe portare ad estensioni che non dovrebbero comunque superare l’area compresa tra 0.9250 e 0.92 ¾, all’interno della quale eventualmente impostare nuove vendite, esistono buone possibilità per il buon R/R offerto di pensare a posizionamenti shorti con primi target verso 0.9170 ed in estensione verso i minimi di ieri notte.

Ger30 (Dax): la correzione che ha portato i prezzi verso la media mobile a 21 periodi oraria ha fornito buone opportunità di nuovi acquisti di Dax (ieri lo aspettavamo sulle correzioni, per evitare di entrare a rialzo alla cieca dati i massimi assoluti, che non sapevamo ancora essere massimi assoluti, scusate il gioco di parole). Ora sembrerebbe il caso di liquidare parte di eventuali posizioni long sui massimi e di rimanere con stop in pari per vedere se il mercato andrà a compiere nuovi massimi, sui quali liquidare tutto (dopo più di 4 candele a 5 minuti rosse). Qui o in caso di non superamento dei massimi di ieri, sarà possibile valutare vendite per l’ottimo R/R offerto con primi target sui livelli di 9,270 ed in estensione (in caso di discesa sotto 9,265) 9,245.

XauUsd (Oro): scrivevamo ieri “per il momento non abbiamo evidenze di potenziali divergenze rialziste, curiamo dunque possibili pull back della media a 21 e dei punti statici precedenti passanti per 1,240.00 per pensare a nuove vendite di oro”. Una divergenza rialzista oraria è andata però a formarsi dopo la congestione del mattino, portando i prezzi sopra l’area di 1,250.00, sopra la quale stiamo consolidando adesso. Tecnicamente possiamo soltanto curare l’avvicinamento all’area di 1,260.00 (individuabile su un 4 ore), sulla quale eventualmente valutare i nostri livelli di analisi per pensare a vendite, con un occhio al grafico daily sul quale si potrebbe confermare una divergenza rialzista in serata.

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