NEW YORK (WSI) – Banche d’affari contro Papa Francesco. Stando all’interpretazione del blogger James Pethokoukis, l’economista James Glassman di JP Morgan, avrebbe fatto riferimento proprio al papa, nello scrivere una nota, in cui difende le economie di mercato e la loro efficienza nel salvare la gente comune dalla povertà.
“I padroni del mondo”: compra una copia
Sfoglia l’indice e acquista l’ebook
“Chi è preoccupato per la povertà globale deve avere un atteggiamento più grato, oggigiorno, che non lamentarsi. I lamenti che si sentono spesso sull’incapacità dei sistemi economici di far fronte alla piaga della povertà ignorano alcuni fatti fondamentali”.
Intanto, “la povertà non è un fenomeno moderno. Seconda cosa, le economie dei paesi avanzati si stanno ancora riprendendo da profonde recessioni e presto torneranno al loro pieno potenziale. Questo è il motivo per cui le politiche adottate dalle banche centrali rimangono così accomodanti. Chi è stato colpito dalla recessione riuscità a riprendersi grazie al recupero continuo dei paesi avanzati (non è però questo, a prescindere se si sia religiosi o meno, il quadro che la realtà vera sta presentando). Terzo fattore, nonostante i problemi ciclici delle economie avanzate, in media il tenore di vita globale viaggia sui massimi assoluti (….). In altre parole, i sistemi economici che si basano sui mercati stanno facendo molto di più per curare la povertà rispetto a qualsiasi sforzo del passato”.
La critica da parte di JP Morgan viene retwettata più volte. Mike Flannery, come si legge nell’allegato, scrive: “Papa Francesco non riceverà un pacco regalo da JP Morgan, quest’anno”.