Società

Renzi minaccia: il 9 decidiamo che fare con la fiducia

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ROMA (WSI) – Matteo Renzi vuole la golden share sul governo Letta e torna ad avvertire gli alleati di ‘minoranza’. Se vincerà le primarie già la verifica di governo dell’11 dicembre dovrà fare i conti con quello che è il suo programma per vincere la segreteria del Pd, il partito di maggioranza del governo.

E già dal 9 dicembre, dopo aver annunciato la squadra che metterà in campo, alla riunione dei gruppi parlamentari del partito si discuterà del programma che dovrà seguire il governo Letta. “Il Pd ha ora la maggioranza per fare le cose: o ora o mai piu'” avverte il sindaco di Firenze che mette bene in chiaro: “Se Grillo e Berlusconi vedono un governo che tentenna ci portano via di peso. Io voglio che il Pd faccia le cose sul serio”.

Anche Alfano è di nuovo avvertito. Le cose da fare le decide il Pd che ha 300 deputati contro i 60 di Alfano. “Il centrodestra tutto vuole fare tranne che andare alle elezioni: dirà siamo disponibili a tutto, o quasi, per arrivare al 2015″.

Pd e governo, insomma, dovranno prendere atto che se vince Renzi vince un programma che gli italiani si aspettano venga rispettato. Il programma con cui pensa di vincere le primarie. E che vede al primo posto una “riforma seria della politica” che porti ad un risparmio di 1 miliardo di euro da destinare al territorio e al sociale. Poi un grande Job Act, un piano sull’occupazione destinato a creare nuovi posti “non un milione come diceva per slogan Berlusconi”) e sfoltire le migliaia di norme che ingessano il mercato del lavoro.

Renzi lancia anche lui il suo slogan: “E’ di sinistra chi abbassa le tasse non chi le alza”.

L. elettorale: renziani, flop Senato, passi alla Camera – “E’ ormai chiaro che il tentativo di avviare la riforma elettorale dal Senato, come ripetutamente preannunciato nei mesi scorsi, ha fatto flop. Siamo all’ennesimo rinvio. Ora passi subito alla Camera, non c’è più tempo da perdere”. E’ quanto dichiarano i deputati renziani Michele Anzaldi, Luigi Bobba, Lorenza Bonaccorsi, Federico Gelli ed Ernesto Magorno. “Mentre il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti – spiegano i deputati – prosegue da quasi 60 giorni il suo sciopero della fame, purtroppo al Senato va avanti lo stallo totale. Si sono persi mesi, il preannunciato accordo non è mai arrivato, è continuata la solita melina che va avanti dal 2011. Alla Camera ci sono i numeri per approvare la riforma, dal 9 dicembre è opportuno che sia l’aula di Montecitorio ad essere messa in condizione di lavorare per archiviare il Porcellum, e speriamo che a quel punto Giachetti interrompa il suo sciopero che raccoglie ogni giorno sempre più adesioni”.

Civati, verifica? Giusto aspettare primarie – “Giusto aspettare le primarie” . Così Giuseppe Civati, intervistato su Rainews, commenta l’intenzione del premier di attendere il nuovo segretario democratico prima del passaggio parlamentare del cambio di maggioranza. “Ci mancherebbe che il premier decidesse prima di sapere chi sarà il nuovo segretario del Pd – aggiunge – in questi mesi abbiamo ecceduto nel pensare che il Pd debba rispondere ad una logica ferrea che non gli consente neppure di esprimere una propria autonomia. Penso al caso Cancellieri, alla vicenda kazaka di Alfano, alla legge elettorale. Giusto che il presidente del consiglio aspetti i risultati del congresso perché sono gli elettori del Pd che si devono esprimere”. Civati dà poi una stoccata agli altri due sfidanti: “La proposta di Cuperlo ha alle spalle ancora tutto il gruppo dirigente storico – osserva – mentre Renzi ha una proposta diversa, ma ha sbagliato: il suo è un carro pesantissimo, ormai. E’ ormai un lungo tir con davanti e dietro due staffette: franceschiniani e lettiani. Non è un Renzi libero come lo avete conosciuto. Ma un Renzi appesantito”.

”Vinceremo noi, siamo in crescita straordinaria. I pronostici del Pd sono sempre sbagliati; dovevamo vincere le elezioni di febbraio e, infatti, non le abbiamo vinte. C’é sempre un vincitore designato che non é mai quello che vince davvero”: così Civati, candidato alla segreteria del Pd, a margine di un incontro pubblico a Pescara. ”I risultati nei congressi di circolo – ha proseguito – sono stati buoni per noi che non avevamo l’apparato alle spalle. Segnalo che D’Alema sta con Cuperlo e i dalemiani stanno con Renzi, per cui la nostra e’ una battaglia difficile. Gli elettori delle primarie saranno tantissimi, anche questo e’ un pronostico che stanno facendo i giornali dicendo che sono pochi e non e’ vero. Verrà sovvertito. Alla fine – ha concluso – saremo molto soddisfatti tutti quanti. Civati segretario, Renzi secondo di poco e poi Cuperlo”.

”Il destino del governo Letta lo sceglieranno gli elettori. Io ho una posizione molto precisa. Mi sembra che Renzi a volte converga a volte no, se converge siamo in due a dire che si va a votare in primavera”, ha spiegato Civati a margine di un incontro pubblico a Pescara. (ANSA)