LEGNANO (WSI) – 17 e 18 dicembre, i due giorni cruciali dopo i quali potrà essere considerato terminato dal punto di vista degli eventi macroeconomici attesi (non dei movimenti di mercato però) questo 2013, di cui nei prossimi giorni andremo a fare il punto.
USA: inutile dirlo
I dati USA di ieri, che hanno fatto segnare un aumento della produzione industriale all’1.1% rispetto al precedente 0.1% (su base mensile) e che hanno visto l’aumento della produzione manifatturiera da 0.5% a 0.6% non sono risultati dei grandi market mover e crediamo che nemmeno oggi, la pubblicazione dell’inflazione possa esserlo, a meno di sorprese a rialzo (attese per 1.3% contro un precedente 1%) che potrebbero risultare propedeutiche a sostenere l’idea che il tapering possa effettivamente avvenire domani sera (in via eccezionale seguiremo la decisione in diretta tramite un webinar di trading dal vivo, potete registrarvi qui). Questa parola, inutile dirlo, catalizzerà l’attenzione degli investitori, che per il momento scontano ancora possibili rinvii al 2014 della manovra.
Quali i market mover di oggi?
Ad essere sinceri, non vediamo grosse potenzialità di movimenti sui dati, ad eccezione della sterlina inglese che potrebbe vivere aumenti di volatilità sulla pubblicazione dell’inflazione (2.2% vs 2.2%) soprattutto dopo che si sono rincorse voci differenti su un possibile interventismo da parte della BoE che, secondo alcuni potrebbe aumentare il QE (idea non supportata da noi, non ne vediamo il motivo) mentre secondo altri potrebbe addirittura implementare un’exit strategy prima della Federal Reserve (idea già più abbracciata da noi in quanto l’istituto centrale britannico risulta essere molto flessibile di fronte a questa sorta di decisioni). Un’inflazione superiore alle attese potrebbe in qualche modo pesare sulla divisa e viceversa.
QUADRO TECNICO
EurUsd: supporti individuabili in area 1.3750/1.3765, che potrebbero far pensare ad acquisti di euro con l’idea che sotto area 1.3735 il mercato possa tentare degli storni che potrebbero comunque infrangersi nell’area compresa tra 1.3710 e 1.37 ¼.. Soltanto in caso di discesa sotto area 1.3690 ci attendiamo tentativi di discesa oltre 1.3675.
UsdJpy: forte restringimento di volatilità per il cambio, che potrebbe vivere accelerazioni nell’ordine dei 20 punti nel momento in cui dovessimo assistere al superamento dei livelli rappresentati da 102.80 e da 103.20, pur non rappresentando questa una situazione tecnica ottimale.
EurJpy: 142.20 potrebbe rappresentare un livello chiave da seguire su un 4 ore, al di sotto del quale è possibile la formazione di un potenziale testa e spalle ribassista (ancora lontano, ma interessante). Neckline ipotetica passante tra 140.80 e 141.30, con potenziali target su 140 figura in caso di rotture ribassiste. Rotture delle aree di resistenza potrebbero essere sfruttate per posizionamenti long verso i massimi precedenti con stop subito sotto i punti di rottura.
GbpUsd: prezzi sotto la media a 100 oraria che insieme a 1.6350 rappresenta una buona resistenza per pensare a vendite di sterlina, tenendo conto che un superamento a rialzo dell’area passante intorno a 1.6370 potrebbe portare a riprese importanti verso 1.6400 ed in estensione 1.6420. 1.6310 e 1.6290 i potenziali target in caso di tenuta delle resistenze.
AudUsd: congestione per l’aussie, che potrebbe essere rotta sia a rialzo che a ribasso, con una preponderanza di scenari ribassisti da seguire su un 4 ore. Tra 0.8970 e 0.9000 si trovano dei buoni livelli di vendita a nostro parere, per rivedere i minimi che se rotti potrebbero lasciare spazio a nuove discese verso 0.8890 ed in estensione 0.8860.
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