NEW YORK (WSI) – Mentre gli investitori aspettano di conoscere l’esito della riunione della Federal Reserve che prende il via oggi, Wall Street opta per la cautela. Il Dow Jones perde lo 0,06% a 15.874,87 punti, il Nasdaq cede lo 0,14% a 4.023,68 punti, mentre lo S&P500 lascia sul terreno lo 0,3% a 1.781 punti.
L’indice Standard & Poor’s 500 ha perso -1,1% dall’inizio del mese, ed è dunque orientato a concludere in rosso il primo dicembre dal 2007.
L’ultimo mese dell’anno è noto di norma per essere il secondo migliore per i rendimenti dell’azionario Usa, stando a quanto risulta dai dati di Bloomberg, raccolti a partire dal 1928; in media, l’aumento dei ritorni sullo S&P 500 è pari in questo mese a + 1,5%, più del doppio rispetto alla media mensile +0,6%.
Ma questo dicembre sembra rappresentare un’eccezione e al momento non si scorgono segnali di un rally di fine anno. Da inizio 2013 indice benchmark è balzato +25%, e il suo valore è in crescita di più del 160% rispetto al minimo in 12 anni testato nel 2009.
Il bilancio della Fed supera i 4 mila miliardi di dollari. Stando al 34% degli economisti che hanno partecipato a un sondaggio di Bloomberg lo scorso 6 dicembre, Ben Bernanke e colleghi potrebbero decidere di tagliare gli acquisti di titoli di stato e bond legati ai mutui, che al momento avvengono per un importo di $85 miliardi al mese. La percentuale è in crescita rispetto al 17% del sondaggio dello scorso 8 novembre.
Guadagnano i rendimenti decenali sui Treasuries Usa, attestandosi al 2,87%. Scontando l’agitazione per la possibilità che la Fed alzi il piede dall’acceleratore delle misure di allentamento straordinario che prevedono l’acquisto di titoli di Stato al ritmo di $85 miliardi al mese, nell’ultimo mese i tassi sono aumentati di +17 punti base.
Tra i titoli protagonisti della sessione, Boeing +2% dopo che il colosso aerospaziale americano ha reso nota un’operazione di buyback del valore di $10 miliardi – la più imponente della sua storia – e un aumento dei dividendi a 73 centesimi per azione da 48,5 centesimi.
Facebook +2% circa; il Wall Street Journal ha riportato che il social network inizierĂ a vendere i primi messaggi pubblicitari video il prossimo 19 dicembre.
Dal fronte economico, resa nota l’inflazione Usa, misurata dall’indice dei prezzi al consumo, rimasta invariata a novembre. La componente core, depurata dai prezzi più volatili dei beni energetici e alimentari, è salita +0,2%.
Sul valutario, l’euro è in calo -0,12% a $1,3743; rapporto dollaro/yen -0,10% a JPY 102,91; euro/franco svizzero -0,04% a CHF 1,2205, euro/yen -0,24% a JPY 141,41.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio +0,03% a $97,54 al barile, oro -0,97% a 1.239,60.