NEW YORK (WSI) – Rally natalizio o meno, da inizio 2014 i nodi verranno al pettine e i problemi dell’economia reale torneranno a occupare le menti degli investitori ancora rintontite dalla sbornia di capodanno.
Il sondaggio apocalittico pubblicato a metà anno da Marketwatch intitolato “98% di rischio di un crash del mercato azionario” è ancora attuale, secondo l’editorialista Paul B. Farrell, perché non appena l’irrazionale esuberanza tipica delle festività di fine anno finirà, si tornerà alla dura realtà.
Quest’anno, informa MarketWatch, dopo le drammatiche previsioni dello scorso gennaio in cui la Fed intravedeva “una bolla insostenibile” e Nouriel Roubini si attendeva l’arrivo di “una tempesta perfetta”, c’è stata un’improvvisa inversione di tendenza, come sottolinea in un editoriale Farrell.
Infatti, una settimana dopo l’ultima notizia ribassista di metà ottobre, c’è stato un netto cambio di rotta. Di colpo le previsioni per il 2014 erano diventate positive. I rialzisti ruggivano e la corsa verso il nuovo anno era calda… lo spirito del Grande Gatsby aveva fatto ritorno in America.
Da novembre, poi, questa irrazionale esuberanza era perfino aumentata, in piena modalità “natalizia” e il 2014 era stato addirittura soprannominato “il mercato di Katy Perry” (dalla canzone ‘Roar’ della cantante americana).
Ma perché c’è stato questo passaggio da una situazione apocalittica ad un “ruggito” rialzista?
Tutto questo richiamo al Grande Gatsby e a Katy Perry è stato solo una montatura? Una distrazione? Un rally emotivo che caratterizza il periodo sotto Natale? Una breve dose di esuberanza irrazionale? E cosa succederà, poi, quando le feste di Capodanno finiranno, quando la Fed della neoletta Janet Yellen avvierà sul serio il ‘tapering’, quando le battaglie politiche del 2014 si animeranno, insomma, quando ci sveglieremo dalla sbornia dell’anno nuovo?
Ci ricorderemo di tutti i precedenti avvertimenti dei ribassisti? I mercati saranno trascinati a fondo da una recessione? Il 2014 sarà al ribasso o al rialzo?
Ecco i commenti di alcuni guru degli investimenti risalenti allo scorso anno a riguardo.
– Shilling vede un possibile calo del 42% dell’indice S&P e una recessione globale
“Con la recessione globale che sta deprimendo i ricavi corporate, i margini di profitto insostenibili e le perdite sui tassi di cambio dovute alla forza del dollaro”. Per Shilling a inizio gennaio “gli utili operativi dell’S&P 500.. saranno circa un quarto al di sotto del consenso di wall street. Gettando il mercato verso un minimo p/e di 10 e l’S&P 500 a quota 800 punti, ovvero in calo del 42%”.
– Nouriel Roubini invece ha previsto l’arrivo di una “tempesta perfetta’
“Prima o poi, ci sarà un altro brutto scontro” sul debito “e i mercati si spaventeranno”. il debito, ei mercati vengono “spaventati”. Qualunque trend “sarebbe sufficiente a causare uno stallo dell’economia globale, portandola verso la recessione.”
– Il board della Federal Reserve: bolla insostenibile su azionario e obbligazionario
In una riunione di maggio del Consiglio Consultivo della Fed i membri hanno espresso “una forte preoccupazione per le politiche a basso tasso d’interesse della Fed e per il suo programma di acquisto di titoli, che potrebbero creare un’inflazione ingestibile e una ‘bolla insostenibile’.”
– Robert Shiller: ‘Bolle eterne”, l’esuberanza irrazionale è tornata
Milioni di investitori cercavano una fantomatica novità “una nuova normalità”, qualcosa di meglio rispetto alle incertezze di oggi. Nel mese di luglio Shiller aveva avvertito che “l’esuberanza irrazionale” sarebbe tornata in America … temporaneamente. Infatti, nel mese di novembre è arrivato questo “mercato ruggente” che ci ha distratto con un rally di Natale e un allegro spirito di festa … temporaneamente.