Società

Un Natale disastroso, da Grande Recessione. Crollano i consumi

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ROMA (WSI) – Malissimo i consumi di Natale 2013. Rispetto allo scorso anno le famiglie italiane hanno infatti ridotto gli acquisti tipici delle festività dell’8%, addirittura peggio di quanto inizialmente previsto dal Codacons, che stimava una riduzione della spesa del 7,5%. Lo afferma l’associazione dei consumatori, che ha monitorato le spese dei cittadini relative al Natale.

A risentire particolarmente dei tagli imposti dalla crisi economica sono stati i regali, diminuiti in media del 15% rispetto all’anno passato, mentre hanno retto i consumi alimentari, pari a 2,6 miliardi di euro per il cenone della vigilia e il pranzo di Natale. Tra i settori più colpiti dal calo degli acquisti – spiega il Codacons – figurano l’abbigliamento e le calzature (-17%), mentre per gli addobbi per la casa si è speso il 10% in meno. Le vendite possono ritenersi soddisfacenti unicamente nel settore giocattoli, informatica e hi-tech.

“Complessivamente, per i consumi natalizi diversi dagli alimentari (regali, addobbi, viaggi, ecc.) gli italiani hanno speso 600 milioni di euro in meno rispetto al 2012, e ben 7,7 miliardi di euro in meno rispetto a quanto si spendeva per Natale nel 2007, ossia prima della crisi economica. Una vera e propria debacle – afferma il presidente Carlo Rienzi – che non promette nulla di buono per il 2014, e che rappresenta un segnale fortissimo circa lo stato di sofferenza delle famiglie, sempre più incapaci di acquistare e sempre più vicine al baratro della povertà”. (AdnKronos-IGN)

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aggiornamento:

Previsioni nere per i saldi invernali al via il 4 gennaio prossimo in gran parte d’Italia. Solo il 35% delle famiglie prevede di fare qualche acquisto durante gli sconti (contro il 40% dei saldi invernali 2013), mentre le vendite sul territorio in regime di saldi vedranno un calo medio del 12,5% rispetto ai precedenti saldi invernali e raggiungeranno anche punte di un -30% nel Mezzogiorno. E’ quanto stima il Codacons, sottolineando che la spesa media delle famiglie non supererà i 200 euro. (ANSA)