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Euro, dollaro, yen, sterlina: i livelli tecnici da monitorare

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LEGNANO (WSI) – Ieri, nonostante le condizioni di scarsa liquidità del mercato delle quali abbiamo descritto le implicazioni operative, abbiamo comunque assistito a buoni movimenti di mercato che non hanno riguardato il mercato azionario che, come previsto, é praticamente rimasto in stallo sui livelli di massimo sostanzialmente, quanto più il mercato valutario caratterizzato da discreti flussi di vendita di dollari americani partiti nelle tarde ore della mattinata e acuitisi nel pomeriggio sulla spinta del dato negativo sulle Abitazioni in Vendita negli Stati Uniti che su base mensile si è attestato al +0,2% rispetto ad attese di un +1% e con il dato precedente rivisto al ribasso del -1,2%.

Ciò ha portato ad un buon superamento delle resistenze per Eurodollaro Sterlina/dollaro rispettivamente sopra 1,38 e 1,65, ad un discreto rafforzamento dello yen contro il greenback fino al preciso supporto di 104,80, e ad un ottima ripresa del dollaro australiano che si è portato via dai minimi contro il biglietto verde risalendo fino alle importanti resistenze tecniche a 0,8950.

In scia a questo movimento dollaro-centrico, eccezion fatta per i listini azionari ovviamente, si sono allineati anche oro e petrolio, con il primo che ha rimesso a segno tentativi di ribasso sotto la soglia dei 1.200 dollari l’oncia ed il secondo che ha ben rotto il livello di 100 dollari il barile fino a testare quasi quota 99.

Ci limitiamo ad analizzare quanto accaduto ieri senza che questo conduca logicamente a dinamiche che non stanno avendo luogo quali prese di profitto, ricoperture, bilanciamenti di portafoglio e così via. Non vi è nulla di tutto questo, anzi. I quadri tecnici restano praticamente invariati e i movimenti apprezzatisi sono puramente tecnici e dettati da condizioni di liquidità molto limitate che ne favoriscono la portata a fronte di ordini contenuti dal punto di vista degli ammontari.

Le solite raccomandazioni operative

Con il rischio di essere ripetitivi, il che a volte non guasta, ribadiamo che si tratterà di una sessione di mercato a liquidità rarefatta il che rende i contesti tecnici verosimilmente congestionati ma potenzialmente soggetti a strappi e fiammate di volatilità tipicamente “utili” esclusivamente alla caccia di stop loss e all’eliminazione di molti operatori nel momento in cui i livelli tecnici di supporto e resistenza vanno letteralmente a sporcarsi per poi, i prezzi, rientrare nei range precedentemente individuati.

Lo riscriviamo, seppure ieri fortunatamente questo scenario non è andato a delinearsi ma anzi il mercato si è dimostrato discretamente tecnico. Ancora una volta, suggeriamo una leva piuttosto limitata, volta a mitigare il duplice effetto di uno stop loss da inserire ad un intervallo più importante rispetto al consueto e la possibilità stessa che quest’ultima venga colpito e ci consolidi quindi la perdita.

Ricordiamo in ultimo che alcuni listini azionari non verranno oggi scambiati e che le contrattazioni sugli altri indici e sulle materie prime saranno limitati, così come il mercato nel suo complesso che si arresterà alle ore 18.

QUADRO TECNICO

EurUsd: come detto nella prima parte, si è rivelato discretamente tecnico il movimento del cambio principe. Il livello tecnico di 1,3730 ha mostrato la sua valenza nel respingere il prezzo che ha superato poi precisamente l’1,3760, 1,3775 e 1,38. Il grafico ora ci mostra come torni d’attualità l’area di supporto che va da 1,3775 (pivot daily) all’1,3790 dove transita l’ottima media mobile esponenziale a 21 periodi; da qui potrebbero ripartire gli acquisti verso la ripresa di 1,3820, mentre il superamento al ribasso di questa zona potrebbe condurre a riprese di area 1,3760 e 1,3740/30 oltre la quale diventa difficile pensare di spingersi.

UsdJpy: buono il doppio massimo di ieri a 105,40 che ha condotto a precisi approdi dapprima sulla soglia di 105 e poi sul buon livello tecnico di supporto a 104,80. Da qui gli acquisti mostrano un buon RR fino a 105, come già mostrato peraltro in queste prime ore del mattino. Sul 4 ore il segnale long è suffragato dalla tenuta della media mobile a 21 periodi e dalla formazione di un pattern binario che troverebbe definitiva manifestazione sopra il pivot daily a 105,15 fino ai massimi. Se il 105 dovesse mostrare una buona tenuta, l’idea di posizioni short diviene assolutamente sensata per target a 104,60.

EurJpy: nulla di nuovo su questo cross che ancora vede in 144,50 un supporto importante e in 145,10 la prima resistenza degna di nota. E’ da questi livelli, dato il buon risk/reward, che vale la pena prendere in considerazione operare, confidando sulla loro sostanziale tenuta e mantenendo uno sguardo ai livelli di massimo a 145,60 in caso di strappi al rialzo e 143,50 nello scenario opposto.

GbpUsd: ancora una volta potremmo spendere le stesse parole utilizzate per l’eurodollaro da un punto di vista di visione complessiva del grafico. I riferimenti restano l’1,6460/70 come area di supporto e l’1,6530 come resistenza, dai quali diviene difficile pensare portarsi oltre. Sempre perciò la logica della ricerca del miglior RR possibile deve guidare le scelte operative.

AudUsd: bello il movimento apprezzato ieri sul cambio con pattern 123 sui punti di minimo e ripresa dei livelli a 0,8865, 0,8890 e 0,8930. Sul grafico orario si apprezza ora una precisa divergenza regolare ribassista tra prezzo e oscillatore stocastico che si inserisce in un più ampio quadro di canale discesista che insiste sul cambio da oltre due mesi e che vede in area 0,8950 dei forti livelli tecnici di resistenza. I posizionamenti corti perciò sono preferibili per la ripresa di 0,8905 e 0,8890 in primis, e i livelli sopra citati su eventuali approfondimenti. Il primo di questi più verosimilmente potrebbe respingere il prezzo e permettere riprese fino a o,8950 e 0,8970 in estensione.

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