Comunisti e capitalisti: in Cina i manager corrotti o vanno in galera o si suicidano
NEW YORK (WSI) – Bai Zhongren, 53 anni, presidente dell’azienda statale delle Ferrovie della Cina, si e’ tolto la vita nel weekend dopo un’inchiesta per corruzione. Bai e’ uno dei molti manager e funzionari senior di China Railway Group ad aver commesso suicidio da quando, tre anni fa, e’ scoppiato uno scandalo per corruzione che ha implicato decine di persone nel colosso statale ferroviario cinese. China Railway Group, la holding quotata alle borse di Hong Kong e Shanghai, ha costruito – e sta costruendo – una gigantesca rete ferroviaria di migliaia di chilometri in tutta la Cina.
Per il momento non ci sono ancora legami diretti tra China Railway Group e i casi di corruzione, ma i giudici di un tribunale della Cina stanno per annunciare il verdetto per Zhang Shuguang, ex vice capo ingegnere dell’adesso estinto Ministero delle Ferrovie, e per Ding Shumiao, una donna d’affari che aveva legami stretti con Liu Zhijun, l’ex ministro delle Ferrovie caduto in disgrazia per corruzione.
L’agenzia ufficiale della Cina Xinhua cita un collega di Bai che attribuisce la morte ad una forte forma di depressione del funzionario cinese, dovuta “all’alto indebitamento dell’azienda”. China Railways Group ad ottobre 2013, stando ai bilanci pubblicati relativi al terzo trimestre, aveva asset totali di 626.5 miliardi di yuan, e un debito complessivo di 531.9 miliardi di yuan, con un rapporto “debt-to-asset” di circa l’85%.