ROMA (WSI) – Ci sarebbero 20 indagati a conclusione dell’inchiesta sulla Stamina Foundation aperta dalla procura di Torino. Lo si apprende da ambienti investigativi, che confermano che nei 20 rientrano gli otto nuovi avvisi di garanzia che sarebbero pronti e che riguardano anche Davide Vannoni.
Gli avvisi riguardano le stesse persone che fanno riferimento agli Spedali Civili di Brescia e alla Regione Lombardia sui quali, poco prima dello scorso Natale, gli ispettori inviati dal pm Raffaele Guariniello avevano svolto approfondimenti. Agli altri 12 indagati la Procura di Torino aveva già mandato avviso di chiusura indagini nell’agosto 2012.
Vannoni è indagato, oltre che per somministrazione di farmaci imperfetti ed esercizio abusivo della professione medica, anche per violazione della legge sulla privacy. Sul profilo Facebook della Fondazione, infatti, è stato pubblicato un video – che il Garante per la privacy ha appena chiesto a YouTube di rimuovere – con i presunti miglioramenti di una bambina torinese dopo la cura. La famiglia della piccola si era rivolta alla trasmissione televisiva di Rai Tre ‘Presa Diretta’ dove aveva sostenuto di avere pagato 50 mila euro per infusioni praticate a Trieste senza che poi ci fosse stato alcun cambiamento. (ANSA)
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[ARTICLEIMAGE] Otto nuovi avvisi di garanzia sarebbero in arrivo nei confronti di medici degli Spedali Civili di Brescia e manager della Regione Lombardia che hanno facilitato l’ingresso nella struttura pubblica del metodo Stamina di Davide Vannoni. È quanto scrive La Repubblica, che riporta anche la denuncia al presidente di Stamina per esercizio abusivo della professione, e violazione della privacy, presentata ai Nas di Torino da Paola Neri Grazia, la mamma di Nicole, dopo la diffusione di un video della piccola su Youtube.
Secondo il quotidiano, al vaglio della Procura di Torino ci sarebbero le posizioni di «Marcello Villanova, fisioterapista presso l’ospedale privato Nigrisoli (120 posti letto), autore di un paio di pubblicazioni sulla Sma». E «Immacolata Florio, la pediatra che ha parlato della salute di alcuni bambini malati. Quindi Luca Merlino, dirigente della Regione Lombardia, tra i primi pazienti trattati da Stamina. E poi alcuni dirigenti medici degli Spedali Riuniti, Ermanna Derelli, direttrice sanitaria, Arnalda Lanfranchi, responsabile laboratorio, Carmen Terraroli, responsabile segreteria scientifica comitato etico, Gabriele Tomasoni, responsabile anestesia rianimazione, Fulvio Porta, oncologo pediatra».