NEW YORK (WSI) – Argentina osservata speciale, dopo che il peso ha perso quasi -20% nei confronti del dollaro la scorsa settimana.
Fuga dalle valute dei mercati emergenti, con i sell off che hanno continuato a colpire nelle ultime ore la lira turca, il rand sudafricano, il real brasiliano, il rublo russo, tutte monete che oscillano al minimo in diversi anni.
Riguardo al caso del peso argentino, gli smobilizzi sono iniziati nel momento in cui la Banca centrale del paese ha ridotto il sostegno alla valuta. “Anni di interventismo e di populismo economico sotto l’egida del presidente Cristina Kirchner e di suo marito, che l’ha preceduta, hanno minato il clima di investimenti e alimentato una inflazione galoppante”, ha commentato Patrick Chovanec, managing director presso Silvercrest Asset Management Group, in una nota.
“Questi problemi stanno hanno portato i capitali a lasciare il paese, e ci sono sempre più dubbi sulla capacità del paese di impedire che il peso collassi ulteriormente”.
Intanto l’agenzia di stampa Moody’s ha affermato che la svalutazione parziale del peso decisa dal governo argentino venerdì per frenare la caduta delle riserve della banca centrale, non rappresenta ”una panacea” e”non ridurrà la pressione” se non ”accompagnata da ”credibili e sostenuti sforzi per ridurre il deficit di bilancio” e l’inflazione.
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Moody’s mette in evidenza anche la mancanza di chiarezza su come il governo riuscirà a ristabilire la fiducia degli investitori, frenare la fuga dei capitali e tenere sotto controllo l’inflazione.