Mercati

Mercati verso una tempesta perfetta?

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

NEW YORK (WSI) – Due sono i principali rischi, oltre al sell off che ha investito l’azionario e le valute dei paesi emergenti, che potrebbero mettere ko i mercati: la minaccia della deflazione in Europa e un hard landing in Cina. Questi due elementi potrebbero, secondo Société Génerale, dare il via a una “tempesta perfetta”.

“Il rischio di un hard landing (atterraggio duro) dell’economia cinese non può essere ignorato – ha scritto la banca d’affari – il principale elemento che potrebbe scatenarlo è il piano di deleveraging messo in atto da Pechino, che rischia di andare fuori controllo, e di provocare fallimenti bancari, contrazione di liquidità e crisi finanziaria”.

E’ chiaro, secondo SocGen, che “il rallentamento economico si è di nuovo ripresentato”, come dimostra il dato ufficiale relativo al Pmi cinese, che a gennaio è sceso al minimo in sei mesi.

La banca prevede una crescita del Pil, nel 2014, +6,9%, ben al di sotto del consensus, complice il continuo calo della crescita del credito. Altro problema, è l’Europa. “Nonostante i continui segnali di un recupero in Europa, temiamo che l’assenza di riforme che stimolino la crescita possa essere confermata di nuovo da una performance deludente (del Pil) su base nominale”.

Questo, in un contesto in cui l’inflazione europea viaggia attorno allo 0,7%. Certo, la Bce potrebbe decidere di agire presto al fine di evitare lo spettro della deflazione. Ma “una domanda chiave è ancora rappresentata da cosa farebbe la Bce nel caso di deflazione reale (prezzi che scendono ulteriormente alimentando la recessione)”, visto che l’Eurotower ha più volte reiterato di avere le mani legate nell’acquistare bond governativi.

“Gli ultimi dati ed eventi dei mercati emergenti e dei paesi avanzati mettono in evidenza la natura ying-yang dei mercati e dell’economia globale -, ha commentato Joachim Fells, economista presso Morgan Stanley – Quello che va bene per una regione potrebbe essere negativo per un’altra”.

Secondo un ex analista di Fitch, ora a capo della divisione di ricerche di Autonomus Research in Asia, i problemi crescenti nel sistema bancario cinse potrebbero diffondersi a macchia d’olio sui mercati, creando una crisi finanziaria di portata globale. Charlene Cru è uno degli analisti più rispettati del sistema finanziario cinese.