MILANO (WSI) – Borsa Milano ha recuperato dai minimi ma ha chiuso comunque in rosso, con il listino Ftse Mib che ha accusato un calo del -0,05% a 19.682,82 punti. Lo Spread tra Btp e Bund è sceso sotto quota 200 punti base.
Grande protagonista di giornata la travagliata MPS, grazie alle voci su un possibile ingresso societario del Qatar. Buy anche su Buzzi Unicem. Maglia nera Mediolanum (-3,46%): la controllata Banca Mediolanum ha comunicato di aver registrato a gennaio una raccolta netta totale di 147 milioni contro i 232 milioni dello stesso mese dell’anno passato.
Dal punto di vista dei grafici, con la quarta candela verde consecutiva l’indice Ftse Mib era riuscito a riportarsi sulla resistenza determinata dai massimi del 29 gennaio, a 19.739 punti (ora sfondata però al ribasso). Insieme alla soglia psicologica dei 20.000 punti, tale quota rappresenta l’ultimo ostacolo che separa l’indice guida di Piazza Affari dai massimi segnati il 22 gennaio a 20.174 punti.
Lo scenario è stato turbato dal ritorno nei pressi della media mobile a 14 giorni in area 19.400 punti. Sul grafico a trenta minuti si evidenzia la trendline rialzista che ha accompagnato la reazione dell’indice nelle ultime sessioni (vedi grafico allegato).
Scenario rialzista – Mantenere posizioni long in essere elevando stop profit a 19.464. Nuovi long possibili da 19.590 con target 19.740 e 19.800. Stop loss a 19.500.
Scenario ribassista – Possibilità short speculativo su test a 19.740 con target 19.608 e 19.500. Chiusura posizione sopra 19.800 punti.
Indice azionario europeo poco mosso, dopo essere salito +0,8% la scorsa settimana, salendo per la prima volta in tre settimane.
In Italia l’attenzione è sull’ipotesi di una bad bank al fine di risolvere la questione dei crediti deteriorati degli istituti italiani. Sul Ftse Mib si mette in evidenza il rialzo di MPS (+1,55%) dopo indiscrezioni stampa su contatti della Fondazione con il Qatar e altri fondi esteri per la cessione di quote della banca.
Tra i titoli da tenere d’occhio in Europa gli operatori indicano Vodafone, in contatto con gli spagnoli di ONO per una possibile acquisizione e Nestlè che potrebbe ridurre la sua partecipazione in L’Oreal.
Sullo sfondo, dubbi sulla solidità dell’economia degli Stati Uniti dopo la diffusione del rapporto sull’occupazione Usa, che ha messo in evidenza una creazione di nuovi posti di lavoro inferiore alle attese, alimentando interrogativi sul graduale ritiro delle misure di quantitative easing da parte della Fed. Proprio tali dubbi hanno portato gli investitori a scommettere sulla decisione della Fed di posticipare il terzo taglio degli acquisti di asset.
Tassi BTP a 10 anni in rialzo +0,11% al 3,69%, spread BTP-Bund a 10 anni -0,06% a 202,20 punti base.
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, indice Nikkei +1,77%. Bene indice australiano S&P/ASX 200 +1,08%, Shanghai al massimo in un mese con +2%, Kospi poatto con +0,04%, Hang Seng -0,14%.
Sul valutario, euro -0,06% a $1,3625; dollaro/yen -0,16% a JPY 102,17; euro/franco svizzero -0,12% a CHF 1,2228. Euro/yen -0,26% a JPY 139,21.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -0,33% a $99,55, il prezzo dell’oro +0,61% a quota $1.273,50 l’oncia.