ROMA (WSI) – Continuano le turbolenze in Ucraina, ma si spostano da Kiev a Sinferopoli. Uomini armati non identificati hanno preso possesso questa mattina del parlamento e del governo della Crimea nel capoluogo di questa repubblica autonoma russofona in preda a tensioni separatiste.
Lo ha indicato l’agenzia di stampa Interfax, precisando che gli uomini armati autori del blitz hanno issato bandiere russe. L’ex presidente ucraino in fuga, Viktor Yanukovych, intanto, pare sia volato a Mosca.
Dopo l’assalto il ministro degli Interni ad interim ucraino, Arsen Avakov, ha annunciato la messa in stato di allerta di tutta la polizia, forze speciali comprese.
Questo provvedimento, insieme all’accerchiamento del quartiere del parlamento a da parte delle forze dell’ordine, è mirato a evitare “un bagno di sangue tra la popolazione civile e “l’evoluzione della situazioni in scontri armati”, ha indicato Avakov sulla sua pagina Facebook. “I provocatori sono in marcia”, ha aggiunto.
La Nato intanto avverte che un intervento militare russo sarebbe un errore da non commettere. Il capo della Nato Anders Fogh Rasmussen manda un segnale chiaro a Putin. Mosca si astenga da qualsiasi azione in Crimea che possa portare a “un’escalation della tensione o a equivoci” nella crisi Ucraina.
Dicendosi “poreccupato per gli sviluppi in Crimea” su Twitter Rasmussen invita quindi Mosca alla massima prudenza questo nel giorno in cui il parlamento di Kiev sollecita la Russia a rispettare “l’integrità territoriale” dell’Ucraina.
Ieri i ministri della difesa della Nato hanno approvato una dichirazione congiunta in cui si ribadiscce che un’Ucraina sovrana, stabile e indipendente è essenziale alla sicurezza dell’Europa.
Sui mercati, la moneta locale, la hryvnia continua a perdere quota. Ha perso il 17% del valore in due settimane.